Lega Nord Canavese punzecchia Chiamparino

Alla luce del grande successo ottenuto in Veneto e Lombardia, Lega Nord Canavese ripropone il tema del referendum per l’autonomia del Piemonte.

Lega Nord Canavese punzecchia Chiamparino
Pubblicato:
Aggiornato:

Lega Nord Canavese chiede di andare al voto per l'autonomia del Piemonte.

Lega Nord Canavese ripropone il referendum

Caroccio all’attacco. La Lega Nord Canavese ripropone il tema del referendum per l’autonomia del Piemonte. Alla luce del grande successo ottenuto in Lombardia e Veneto, infatti, i rappresentanti della Lega sul territorio tornano a far sentire la loro voce. Dopo le critiche sulla gestione dell'emergenza incendi, arriva un'altra stoccata alla Regione. “Sergio Chiamparino, se ci sei batti un colpo” commenta il segretario provinciale del Carroccio, Cesare Pianasso. “Anche i piemontesi hanno il diritto di potersi esprimere sul tema dell’autonomia, utilizzando lo strumento referendario” aggiungono dalla Lega.

Richiesta di autonomia

Sulla delicata questione, Cesare Pianasso della Lega Nord Canavese aggiunge: “Lo straordinario risultato ottenuto in Lombardia e Veneto e l'attenzione mediatica che hanno riscosso dimostrano che il referendum è indispensabile per dare peso politico alla richiesta di autonomia. Esattamente, infatti, come la Lega Nord sostiene da anni. In Piemonte abbiamo già una legge pronta. E’ depositata dal nostro gruppo in Consiglio regionale. Lo Statuto prevede il referendum. Abbiamo costituito un comitato promotore che sta lavorando per informare i cittadini sui benefici dell'autonomia. Ora basta solo una decisione del presidente Sergio Chiamparino per partire. Ma mi domando se ci sia questa volontà”.

Proposta di legge

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vice-segretario nazionale della Lega Nord Piemont Alessandro Giglio Vigna. “Chiediamo, quindi, di far votare la nostra proposta di legge. Questo in modo da poter dare voce nel più breve tempo possibile ai cittadini piemontesi” aggiunge Alessandro Giglio Vigna. Dalla Lega Nord Piemont fanno sapere, tuttavia, di “essere anche disponibili a votarne un’altra se questa andrà nella direzione di una consultazione popolare in tempi rapidi e certi”.

 

 

Seguici sui nostri canali