Treni Piemonte: primi timidi segnali di ripresa

Per la prima volta dopo sei anni, il numero dei passeggeri dei treni regionali registra un piccolo segno più

Treni Piemonte: primi timidi segnali di ripresa
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Treni Piemonte, una piccola ripresa quella fotografata dal rapporto “Pendolaria” di Legambiente

Treni Piemonte: i numeri

L’emorragia di pendolari in Piemonte si è fermata e l’anno appena concluso ha visto per i treni regionali un timido segno più. Questo per la prima volta dopo sei anni.Nel 2017 sono state in media 167.556 le persone che ogni giorno hanno preso un treno nella nostra regione. In lieve crescita rispetto al 2016 quando si fermavano a quota 165.000 mila. Numeri ancora molto lontani dai 205.400 viaggiatori del 2011. Anno in cui sono state cancellate 14 linee cosiddette “minori” e un contemporaneo aumento delle tariffe del 47,3%. Si attestano invece a un misero 0,05% del bilancio regionale gli stanziamenti per il servizio ferroviario, appena 5,09 euro per abitante all’anno, contro una media nazionale dello 0,35%.

Il rapporto di Legambiente

A fotografare la situazione del trasporto ferroviario è Pendolaria, il Rapporto annuale di Legambiente presentato oggi a Roma che analizza nel dettaglio numeri e storie di un’Italia a due velocità e le varie disuguaglianze che ci sono nel Paese. Ai grandi successi dell’Alta Velocità  si affianca una situazione del trasporto regionale che rimane difficile. “I dati di quest’anno, pur confermando l’emorragia di pendolari che il Piemonte ha vissuto a partire dal 2011 per la scellerata scelta di chiudere ben 14 linee ferroviarie, fanno finalmente intravedere qualche primo timido segnale di ripresa. Ma la strada da fare per recuperare i circa 40 mila pendolari persi negli anni scorsi è ancora molto lunga”. Così Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

La richiesta alla Regione

“Per questo chiediamo all’assessore Balocco – dice Dovana – un ulteriore impegno per rilanciare le ferrovie regionali. Anche come strumento utile al miglioramento della qualità dell’aria in una regione che soffre endemicamente di smog. In tal senso è positivo il recente impegno della Regione a stanziare maggiori risorse per il trasporto ferroviario e a riattivare a fine 2018 la linea Casale Monferrato-Mortara e a metà 2019 la Casale Monferrato-Vercelli. Ora servono tempi certi anche per la riattivazione delle altre linee sospese”. Come emerge dal Rapporto, dove si investe nella cura del ferro il numero dei pendolari cresce e aumenta la voglia di spostarsi in treno.

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