Arresti domiciliari per l'imprenditore

I Finanzieri del Comando Provinciale di Torino hanno posto agli arresti domiciliari l’amministratore di una società di Melzo (MI), responsabile di aver distratto un intero ramo d’azienda ai danni di un’impresa torinese, fallita nel 2014, leader nel settore della distribuzione di alimenti e bevande mediante apparecchi automatici. I militari hanno anche notificato una misura interdittiva, consistente nel divieto per un anno di esercitare attività imprenditoriali e di ricoprire uffici direttivi, nei confronti dell’amministratore della fallita, che avrebbe operato distrazioni in danno dei creditori per oltre 500 mila euro, e cagionato il dissesto per quasi 15 milioni di euro.

Arresti domiciliari per l'imprenditore
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I Finanzieri del Comando Provinciale di Torino hanno posto agli arresti domiciliari l’amministratore di una società di Melzo (MI), responsabile di aver distratto un intero ramo d’azienda ai danni di un’impresa torinese, fallita nel 2014, leader nel settore della distribuzione di alimenti e bevande mediante apparecchi automatici. I militari hanno anche notificato una misura interdittiva, consistente nel divieto per un anno di esercitare attività imprenditoriali e di ricoprire uffici direttivi, nei confronti dell’amministratore della fallita, che avrebbe operato distrazioni in danno dei creditori per oltre 500 mila euro, e cagionato il dissesto per quasi 15 milioni di euro.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Torino hanno posto agli arresti domiciliari l’amministratore di una società di Melzo (MI), responsabile di aver distratto un intero ramo d’azienda ai danni di un’impresa torinese, fallita nel 2014, leader nel settore della distribuzione di alimenti e bevande mediante apparecchi automatici. I militari hanno anche notificato una misura interdittiva, consistente nel divieto per un anno di esercitare attività imprenditoriali e di ricoprire uffici direttivi, nei confronti dell’amministratore della fallita, che avrebbe operato distrazioni in danno dei creditori per oltre 500 mila euro, e cagionato il dissesto per quasi 15 milioni di euro. L'attività  di indagii condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Torno e coordinata dai Sostituti Procuratori della Procura della Repubblica di Torino, dottor Mario Bendoni e dottor Enzo Bucarelli fa seguito a un precedente sequestro disposto nel novembre del 2016 di 169 distributori automatici di alimenti e bevande di proprietà della fallita, che erano ubicati presso strutture sanitarie, enti pubblici, istituti scolastici e societàdel nord d’Italia. In quella occasione erano stati raccolti elementi circa la società affittuaria del ramo di azienda della fallita incaricata dell’attività di vending, ossia la vendita di snack e bibite attraverso distributori automatici in relazione alla distrazione degli apparecchi di cui aveva la gestione per un valore di 300 mila euro. Secondo l’ipotesi accusatoria dopo il sequestro dei distributori, l’amministratore della società milanese sostituendosi alla fallita nei rapporti con i clienti, avrebbe venduto a una impresa bergamasca compiacente numerosi macchinari automatici che non erano ancora stati sottoposti a vincolo cautelare. In relazione a tale condotta fraudolenta, che avrebbe avuto l’effetto di depauperare ulteriormente gli asseti della società falliita, Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino,dottoressa Alessandra Pfiffner, ha ordinato gli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratore della società affittuaria del ramo di azienda. Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, sono state sottoposte a sequestro preventivo le quote della società milanese, per un valore di 100 mila euro.

 

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