Centralina fissa per monitorare l'aria

La chiede l'associazione Non bruciamoci il futuro a Rivarolo.

Centralina fissa per monitorare l'aria
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Centralina fissa a Rivarolo per monitorare l'aria che respiriamo.

Centralina fissa per l'aria

Una centralina fissa per monitorare l'inquinamento dell'aria a Rivarolo. E' quindi la richiesta dell'associazione Non bruciamoci il futuro presentata al sindaco Alberto Rostagno. Il gruppo ha infatti incontrato il primo cittadino per sollecitare un intervento.

Il motivo della richiesta

Secondo l'associazione dunque troppo spesso si assiste a molteplici casi di tumore tra le persone. Per questo l'associazione NBF ha incontrato il sindaco di Rivarolo chiedendogli di intervenire. Si domanda anche di avere dall'Asl To 4  dati certi sull'argomento. Inoltre si è ribadita la  necessità di una centralina di monitoraggio inquinanti sul territorio. Per ridurre l'inquinamento dell'aria ed aumentare la sicurezza stradale, il gruppo ha ribadito la necessità di una circonvallazione.

Il bacino padano una "camera a gas" e i provvedimenti

Dal 1°ottobre  inoltre vige l'obbligo di utilizzare per le stufe a pellets esclusivamente legno vergine.  Il pellet deve essere certificato su natura e provenienza. Per tutto il 2018 è vietato bruciare materiale vegetale all'aperto. La combustione di biomasse  è fonte primaria di inquinamento nell'aria. A Rivarolo c'è  una grande stufa che brucia ogni giorno 210 tonnellate di biomasse. E ci sono dubbi sula natura e luogo di provenienza.

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