Comital di Volpiano lavoratori in presidio davanti al Tribunale di Ivrea

Fiom Cgil e Rsu Comital chiedono al Tribunale fallimentare di Ivrea di "riconsiderare la decisione".

Comital di Volpiano lavoratori in presidio davanti al Tribunale di Ivrea
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Comital di Volpiano dichiarata fallita. Questa mattina, 21 giugno, i lavoratori si sono riuniti in presidio davanti al Tribunale di Ivrea protestando contro la decisione di rigettare "l'ipotesi della continuità produttiva".

Comital di Volpiano lavoratori in presidio a Ivrea

Questa mattina dalle ore 10 i lavoratori della Comital di Volpiano si sono riuniti in presidio davanti al Tribunale di Ivrea. "Il 19 giugno scorso - scrivono Fiom Cgil e Rsu Comital - il Tribunale di Ivrea ha decretato il fallimento dell'azienda di Volpiano. Ma non la continuità produttiva. E' una decisione inaccettabile. Presa sulla pelle di 110 lavoratori. Rigettare l'ipotesi della continuità produttiva non permette di mantenere in attività l'azienda (anche solo parzialmente)".

La richiesta dei sindacati

Secondo i dipendenti della Comital di Volpiano la decisione "non consente il proseguimento della ricerca di prospettive industriali con altri imprenditori interessati. Inoltre, priva quindi i 110 lavoratori della cassa integrazione già concessa fino a novembre dal Ministero". Per questo Fiom Cgil e Rsu Comital chiedono al Tribunale fallimentare di Ivrea di "riconsiderare la decisione. E dunque alle istituzioni locali di mettere in campo la giusta attenzione che questa vertenza deve avere. Soprattutto, dopo una anno di lotte per salvaguardare la capacità industriale e l'occupazione del territorio".

Le parole della Regione Piemonte

L’assessora regionale al Lavoro, Gianna Pentenero, a proposito del fallimento Comital di Volpiano, aveva specificato: “La Regione Piemonte ha sempre seguito con la massima attenzione la vicenda. Facendosi da mediatore tra le parti, fino al raggiungimento, nel novembre dello scorso anno al termine di una lunga e complicata trattativa, dell’accordo sulla sospensione dei licenziamenti. E il ricorso alla cassa integrazione per crisi aziendale per 12 mesi. La notizia di del fallimento apre scenari imprevisti e preoccupanti, su cui è necessario avviare subito un confronto”.

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