Confindustria Canavese unisce le forze con Torino Asti e Biella

Confindustria Canavese unisce le forze con Torino Asti e Biella insieme per rafforzare lo sviluppo competitivo e innovativo del Piemonte.

Confindustria Canavese unisce le forze con Torino Asti e Biella
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Confindustria Canavese unisce le forze con Torino Asti e Biella insieme per rafforzare lo sviluppo competitivo e innovativo del Piemonte.

Confindustria Canavese prove di sinergia

Unire le esperienze, le professionalità e le capacità. E’ la mission di Confindustria Canavese e delle sue “cugine” di Torino, Asti e Bielle. Insieme, quindi, per individuare i servizi migliori. Per crearne di più avanzati e innovativi. Con l’obiettivo soprattutto di sostenere al meglio lo sviluppo imprenditoriale, economico e sociale della Regione. Se si vuole accendere il motore della crescita a vantaggio delle imprese si deve fare sistema. Abbandonando campanilismi e immobilismo. Si tratta pertanto di un progetto di aggregazione. Dal quale nascerà un nuovo soggetto giuridico di rappresentanza. Sarà frutto di una Newco, tra le Confindustrie di Torino, Asti, Biella e Canavese.

Newco per servizi innovativi

L’Area Vasta sarà frutto dell’integrazione di 4 territori storicamente punto di riferimento della manifattura Made in Italy. Come appunto quelli rappresentati da Confindustria Canavese, Torino, Asti, Biella. La nuova identità rappresenterà, infatti, 3000 imprese associati. Per un totale che supera i 143 mila addetti. L’obiettivo di questo processo è quindi molto semplice: aumentare la forza di interlocuzione nel territorio piemontese. Tutto questo poi introducendo irrinunciabili principi di efficienza e razionalizzazione organizzativa.

Uniti e forti

“Questo progetto di aggregazione – spiega Fabrizio Gea, Presidente di Confindustria Canavese - rappresenta un pensiero alto. E’ infatti un esempio di collaborazione avanzata. Un’innovazione istituzionale di grande portata. Aggregare significa semplificare. Migliorare la gestione della complessità e dei servizi. Significa essere più competitivi in termini di supporto e di guida verso le nostre aziende. Questo progetto coinvolge territori industrialmente e storicamente diversi. Ma complementari tra loro. E’ una testimonianza della capacità del sistema confindustriale di sapersi rinnovare. Un test in termini di quantità di servizi e rappresentanza”.

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