Amianto: una discarica all'Amiantifera?

L'ex Amiantifera diventerà una discarica per materiale inerte? Mercoledì 19 aprile l'Amministrazione comunale ha organizzato un incontro in sala consiliare per discutere sulla prospettiva  che venga realizzata  una discarica d'amianto sulla collina al confine tra Balangero e Corio.

Amianto: una discarica all'Amiantifera?
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L'ex Amiantifera diventerà una discarica per materiale inerte? Mercoledì 19 aprile l'Amministrazione comunale ha organizzato un incontro in sala consiliare per discutere sulla prospettiva  che venga realizzata  una discarica d'amianto sulla collina al confine tra Balangero e Corio.

CORIO - L'ex Amiantifera diventerà una discarica per materiale inerte? Mercoledì 19 aprile l'Amministrazione comunale ha organizzato un incontro in sala consiliare per discutere sulla prospettiva  che venga realizzata  una discarica d'amianto sulla collina al confine tra Balangero e Corio. La popolazione ha espresso la propria contrarietà. Tanto che il sindaco Susanna Costa Frola ha dichiarato: «Ci faremo portavoce del pensiero comune. Porteremo avanti la bonifica e, per il resto, si trovino altri luoghi. Questo non è che il primo di una serie d'appuntamenti in cui divulgheremo la situazione  ai coriesi». Massimo Bergamini, presidente della Rsa, ha illustrato le intenzioni della Regione Piemonte sull'avvallamento, già in parte bonificato: «La Regione ha la necessità di smaltire due milioni di metri cubi d'amianto. Sono stati compiuti studi su millesettecento zone, escludendo quelle a rischio idrogeologico, sismico e destinate a parco. Quindi sono stati individuati quattro località, tra cui la cava di Balangero. Lo scarto lo si vorrebbe conferire in due parti: sotto i gradoni a nord, in quanto vuoti, e nei pressi dei vecchi stabilimenti. Ma in quest'ultimo caso, occorre fare qualche ragionamento in più, perchè qui si presenta un fondo argilloso. Verrebbero stoccati dai 250 e 550 mila metri cubi. Non esistono progetti e alla Rsa non sono stati affidati incarichi. Nel frattempo, abbiamo presentato un progetto per continuare con la bonifica, creando i volumi confinati e smantellando gli stabilimenti». A questo punto un cittadino ha affermato: «Noi moriamo di tumore. Non lo capite?». E' intervenuto l'ex sindaco di Corio Giacomo Brachet Contul: «Sul piano politico potrebbe essere utile affermare che se si vogliono portare rifiuti di amianto, compreso l'eternit di Casale, faremo muro. Solo se saremo messi nella condizioni di controllare si andrà a trattare, altrimenti no». Ha dichiarato Gian Mauro Salot, presidente dell'Associazione Sentieri dell'Alta Val Malone: «Vogliamo che un rappresentante regionale venga qui a discutere!». Dopo la constatazione di una residente di Balangero sull'assenza di rappresentanti del Comune confinante, ha sostenuto l'ex amministratore Marisa Berati: «La situazione che paventate potrebbe rendere inutili i lavori fatti finora. Prima che scappino i buoi, occorrerebbe chiudere la stalla. Prima che la Regione venga ordinare con i decreti, sarebbe bene agire». Quindi ci si è chiesti se il sindaco, uscente, Pierdomenico Bonino intenda convocare un dibattito pubblico. Informa l'interessato, raggiunto al telefono dalla cronista: «Conto d'indire a breve un convegno pubblico. Ho aspettato d'avere più elementi. Per il momento si sa solo che la Regione ha fatto un piano amianto, individuando dei siti, dopo alcuni sopralluoghi. Ma non esistono progettazioni. La questione verrà affrontata dalla prossima »mministrazione e io non ci sarò».

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