Bugia Nen 2019 ai comitati dell'alto Canavese della Croce Rossa Italiana

Il riconoscimento è stato consegnato sabato scorso, 21 settembre.

Bugia Nen 2019 ai comitati dell'alto Canavese della Croce Rossa Italiana
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Bugia Nen 2019 ai comitati dell'alto Canavese della Croce Rossa Italiana. Il riconoscimento è stato consegnato sabato scorso, 21 settembre.

Bugia Nen 2019

Il Bugia Nen 2019 è stato assegnato ai comitati dell’Alto Canavese della Croce Rossa Italiana. Il riconoscimento, istituto da Spi Cgil Lega 33 alto Canavese, è stato consegnato ai volontari di Castellamonte della Cri e alle unità territoriali della Croce Rossa del Canavese (Agliè, Cuorgnè, Ivrea, Pont, Rivarolo, San Francesco al Campo, San Giorgio, Settimo Vittone, Strambino) sabato scorso, 21 settembre, al Centro congressi Martinetti di Castellamonte. Il premio è stato la ciliegina sulla torta della terza edizione dell’iniziativa «SPIrito sempre giovane».

Il convegno

Nella giornata si è tenuto anche il convegno «Il volontariato sul territori», presieduto da Alfredo Ghella, segretario della Spi Cgil alto canavesano. Sono intervenuti, Livio Goletto, che ha presentato i cenni storici sulla Croce Rossa, Paolo Garnerone, presidente della Croce Rossa Italiana di Castellamonte, Paola Fioroni del Consiglio direttivo nazionale Cri, sindaci, amministratori e associazioni del territorio. A far gli onori di casa il primo cittadino castellamontese, Pasquale Mazza. I lavori stati conclusi da Giuseppe Mantovan, segretario regionale Spi Cgil. Dopo l’ex sindaco di Rivarolo, Domenico Rostagno, e Gigio Costanza dell’associazione Mastropietro, l’importante riconoscimento finisce quindi nelle mani dei volontari «biancocrociati».

La parola a Lucia Centillo

«La lega Spi Cgil 33, conferendo il “Bugia nen” alla Croce Rossa Italiana del Canavese - conferma il riconoscimento e l’apprezzamento per il valore dell’impegno del volontariato, come già avvenuto nelle edizioni precedenti – ha detto Lucia Centillo, della segreteria Spi Cgil Torino, presente al Martinetti – Il tessuto sociale di questa comunità è, da sempre, ricco di esperienze significative ed innovative che rinforzano la coesione sociale e promuovono democrazia e partecipazione». Valori fondamentali anche del sindacato. La lega 33 Spi Cgil conta, pallottoliere alla mano, su uno straordinario numero di iscritti (oltre 4300 su una popolazione di circa 70mila abitanti), di militanti, di volontari che forniscono il loro contributo civico e di cittadinanza attiva. Molte volte in varie organizzazioni e, comunque, sempre in relazione con l’associazionismo e gli enti del territorio. «In Italia oltre 6.5 milioni di persone (oltre il 12% della popolazione) si impegnano gratuitamente per gli altri o per il bene comune – ha aggiunto Centillo che ha ringraziato i volontari, il gruppo dirigente della Lega 33 e il responsabile di Lega Alfredo Ghella per l’attività che quotidianamente svolgono – In questo quadro, si inserisce la Croce Rossa Italiana oggi premiata. Al di là dei ringraziamenti formali, desidero davvero esaltare il giornaliero e prezioso lavoro svolto da donne e uomini che fanno dell’appartenenza al volontariato uno stile di vita».

Riconoscimento e gratitudine

«Modello di integrazione - continua Lucia Centillo -, di accoglienza, sensibilità e competenza, passione e dedizione: sono questi gli ingredienti che fanno della Cri un esempio virtuoso che si basa su un’organizzazione solida ed efficiente e su persone straordinarie che meritano la nostra gratitudine e un riconoscimento affettuoso e sentito come l’attribuzione del Bugia Nen 2019 alla Cri del Canavese, i cui componenti si sono distinti sul territorio per il servizio sociale reso con grande abnegazione. Grazie al Comitato di Castellamonte, alle Unità territoriali che dedicano una parte della loro vita al servizio della comunità per contrastare stereotipi, pregiudizi e discriminazioni ormai all’ordine del giorno, trasformando in realtà i principi di umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità che sono il Dna della Croce Rossa ideata da Henry Dunant, premio Nobel per la pace del 1901».

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