Caserma di Rivara: iniziano (finalmente) i lavori

Lo ha deliberato la settimana scorsa, in occasione del Consiglio di mercoledì 24 luglio, l’Amministrazione comunale.

Caserma di Rivara: iniziano (finalmente) i lavori
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Caserma di Rivara: iniziano (finalmente) i lavori. Lo ha deliberato la settimana scorsa, in occasione del Consiglio di mercoledì 24 luglio, l’Amministrazione comunale.

Caserma di Rivara

Oltre 50mila euro (comprensivi di tutte le spese, anche a livello burocratico) per dare il via, finalmente, ai tanto attesi lavori necessari a rendere più vivibile la caserma dei Carabinieri di Rivara. Lo ha deliberato la settimana scorsa, in occasione del Consiglio andato in scena mercoledì 24 luglio, l’Amministrazione comunale cittadina, che compatta (è arrivata, infatti, l’unanimità) ha detto sì alla variazione di Bilancio necessaria a dare il via all’iter. Un iter assolutamente necessario, dato che la struttura che ospita gli uomini dell’Arma da tempo, purtroppo, ha bisogno di un maquillage importante.

La parola al sindaco Andriollo

«Grazie a questo stanziamento - ha precisato il sindaco Andriollo nel corso dell’assise pubblica - si potrà intervenire per sistemare l’impianto di riscaldamento, riuscendo così anche a mettere fine ai problemi di umidità dei quali la caserma soffre». Visto che i lavori effettivamente da eseguire si aggirano intorno ai 39 mila euro, a Villa Ogliani si prospettano tempi abbastanza rapidi nell’avvio della ristrutturazione. «Occorre serrare i tempi - ha aggiunto il borgomastro - perché gli interventi, per essere efficaci, devono essere completati prima dell’arrivo della stagione fredda».

I lavori

Snocciolati i numeri ed i motivi della variazione da parte della responsabile al Bilancio, Barbara Basolo, il sindaco di Rivara ha anche posto l’accento sui lavori che invece interessano l’appartamento del maresciallo dei Carabinieri. «Ci consulteremo con i sindaci dei comuni coperti dal servizio svolto dai carabinieri rivaresi - conclude Andriollo - pure per capire se c’è la possibilità di una compartecipazione alle spese. Inoltre, pare che anche alcuni privati si siano detti disponibili a dare una mano, affinché la struttura possa essere adeguata alle esigenze dei militari»

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