"Come una rana d'inverno": anche a Cuorgné si commemora il giorno della Memoria

nella serata di sabato, 26 gennaio 2019, la ex Chiesa della Confraternita della Santissima Trinità di Cuorgné ha avuto l’onore di ospitare un evento dalla potente carica emotiva.

"Come una rana d'inverno": anche a Cuorgné si commemora il giorno della Memoria
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"Come una rana d'inverno": anche a Cuorgné si commemora il giorno della Memoria con il patrocinio della città ed il contributo dell’Amministrazione Comunale.

"Come una rana d'inverno"

Con il patrocinio della città ed il contributo dell’Amministrazione Comunale, nella serata di sabato, 26 gennaio 2019, la ex Chiesa della Confraternita della Santissima Trinità di Cuorgné ha avuto l’onore di ospitare un evento dalla potente carica emotiva: «Come una rana d’inverno», titolo volutamente scelto quale citazione dalla poesia «Shemà», posta in epigrafe alle pagine di «Se questo è un uomo», di Primo Levi nonché per richiamare una raccolta di conversazioni con tre sopravvissute ad Auschwitz: Liliana Segre, Goti Bauer e Giuliana Fiorentino Tedeschi.

Emozioni, parole e musica

L’opera in questione, arrangiata nei testi e nell’interpretazione da Corrado Deri (regista), è stata sotto la sua abile direzione rappresentata con maestria dal gruppo teatrale Fuori dal Coro, di cui fanno parte Maria Grazia Nemour, Maria Gabriella Garda, Caterina Ceresa, Catia Sale e Piera Giordano. Contributo musicale a Come una rana d'inverno di Walter Giorgio Muià il quale, con la sua chitarra e la sua voce ha intervallato l’intera rappresentazione con arpeggi e rievocando suoni che hanno permesso al folto pubblico di immedesimarsi e concentrare l’attenzione sulle atroci testimonianze riportate. Indispensabile alla buona riuscita della serata ed all’eccellente risultato ottenuto la collaborazione altresì di Luigi Perona e Anna Vardanyan, in qualità di addetta al trucco ed ospite del centro S.P.R.A.R. di Castelnuovo.

Per non dimenticare

Presenti in sala ed artefici di un breve intervento volto ad introdurre il tema il sindaco Giuseppe Pezzetto, l’assessore Davide Pieruccini, il Segretario dell’ANPI. Aldo Fenoglio e la consigliera Antonella d’Amato che, prendendo la parola per prima, ha introdotto l’argomento, entrando sin da subito nel vivo. "La Giornata Internazionale della Memoria, istituita in Italia dalla Legge 20 luglio 2000, n. 211 e riconosciuta altresì nel 2005 dalle Nazioni Unite, viene identificata nel 27 gennaio: giorno che, nel 1945, vide l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz ad opera delle truppe sovietiche dell’armata rossa, portando dunque alla liberazione dei pochissimi superstiti di una tragedia umana dalle colossali proporzioni e rimasta troppo a lungo nell’ombra: la Shoah (dall’ebraico, appunto, una catastrofe dettata da motivi unicamente discriminatori). Dobbiamo ricordare e non dimenticare, perché soltanto un paese che non ignora il proprio passato riuscirà ad avere un domani migliore, trasmettendo alle nuove generazioni i valori, così da far fronte oggi all’olocausto muto che ogni giorno trasforma i nostri mari in una enorme vasca di morti, quale luogo di un genocidio indiscriminato".

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