Coordinamento regionale volontariato, un incontro a Leini

Analizzato il nuovo codice di 50 articoli.

Coordinamento regionale volontariato, un incontro a Leini
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Coordinamento regionale volontariato, sabato 7 luglio l'incontro a Leini.

Coordinamento regionale volontariato

Professionalità e competenze, per essere efficaci negli interventi. Uno «strumento» buono per tutte le stagioni, per ogni situazione di necessità o emergenza, anche solo per soddisfare le richieste degli amministratori locali con i quali si è convenzionati. A rivendicare un ruolo preciso sono i volontari della Protezione civile che sabato 7 luglio si sono riuniti, con tutto il Coordinamento regionale del volontariato a Leini, al palazzetto dello sport «Giovanni Falcone».

Tanti i presenti

Un appuntamento che ha visto la presenza di centinaia di operatori per ascoltare e discutere quello che sarà il «Nuovo codice di protezione civile» (D.Lgs.n.1 del 2 gennaio 2018) che ha all’orizzonte la riforma del terzo settore. All’appuntamento, oltre al sindaco di Leini Gabriella Leone, sono intervenute numerose autorità, tra le quali l’assessore regionale alla Protezione civile Alberto Valmaggia, il Presidente Comitato Regionale Cri Piemonte Antonio Calvano, il delegato regionale della Protezione Civile Anc Roberto Zocchi, il dirigente settore Protezione Civile e Aib Regione Piemonte Sandra Beltramo, l’ispettore generale Aib Sergio Pirone.

Gli interventi

L’introduzione e la presentazione dei relatori è stata curata da Luciano Dematteis. A descrivere il «Nuovo codice di protezione civile» è stato Roberto Giarola, Direttore Ufficio I – Volontariato e Risorse del Servizio Nazionale dipartimento della Protezione Civile Nazionale. Dopo il dibattito, moderato da Sergio Pirone dell’Aib Piemonte, la chiusura del convegno è stata a cura di Roberto Bertone, Coordinamento Regionale del Volontariato di Protezione Civile del Piemonte.

Diversi i temi affrontati

Durante il convegno è stato spiegato che il nuovo Codice, composto da 50 articoli, va a disciplinare l’attività delle numerose associazioni che operano soprattutto laddove ci sono eventi calamitosi, tentando di migliorare il coordinamento tra le diverse realtà interessate a vario titolo, dalla prevenzione al pronto intervento. Per quanto concerne gli enti locali, è l’articolo 12 quello a racchiudere i riferimenti normativi degli ambiti di competenza. D’ora in poi le attività di pianificazione di Protezione civile e di direzione dei soccorsi potranno essere esercitate dai comuni, anche in forma associata. Ai gruppi comunali dovranno essere affidati ruoli specifici, attrezzature, oltre all’attivazione di corsi formativi e di addestramento per disporre di personale specializzate, con profonda conoscenza del territorio, che possano intervenire in modo tempestivo ed efficace nel caso in cui sia necessario dover ricorrere al loro supporto operativo e logistico.

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