La Regione Piemonte chiede i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025

Cirio: «Quando si parla di grandi eventi sportivi il Piemonte vuole essere in prima fila nella loro promozione».

La Regione Piemonte chiede i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025
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La Regione Piemonte chiede i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025, lo riportano i colleghi di Novara Netweek. L’ultima edizione era stata ad Abu Dhabi.

Giochi Mondiali Invernali

La Regione Piemonte crede nell’importanza di promuovere grandi eventi sul suo territorio e nell’importanza di promuovere sia lo sport agonistico che quello con una forte vocazione sociale. Per questo motivo ha deciso di rendersi disponibile per ospitare sul suo territorio i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025.

Special Olympics 2025

Come spiegano gli stessi organizzatori dell’evento internazionale, ospitato nella sua ultima edizione ad Abu Dhabi, «Special Olympics è un Movimento globale che sta creando un nuovo mondo fatto di inclusione e rispetto, dove ogni singola persona viene accettata e accolta, indipendentemente dalla sua capacità o disabilità». Una competizione, quindi, con atleti con disabilità intellettive o con altri tipi di difficoltà, che non si basa sull’agonismo ma sulla partecipazione.

Il Piemonte ha quindi deciso di rendersi disponibile, supportando tutte le città del suo territorio, a partire da Torino e dalle Valli Olimpiche, che vorranno concorrere per ospitare questa grande manifestazione sportiva, che muove quasi 18 mila atleti, 8 mila volontari e conta 332 team accreditati.

Le parole del presidente Cirio

«Quando si parla di grandi eventi sportivi il Piemonte vuole essere in prima fila nella loro promozione – affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. Siamo disponibili a ospitare questo grande evento e ci metteremo in campo per fare in modo che l’edizione del 2025 degli Special Olympics viva tra le città della nostra regione. In ballo ci sono ricadute economiche ma anche l’opportunità di dare vita a un evento dal grande impatto sportivo e sociale».

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