M5S Ivrea su Comdata: "La dirigenza smetta di giocare sulla pelle dei lavoratori"

"E' inaccettabile continuare ad annunciare esuberi ma, allo stesso tempo, assumere personale con contratti interinali".

M5S Ivrea su Comdata: "La dirigenza smetta di giocare sulla pelle dei lavoratori"
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Interviene anche il M5S Ivrea su Comdata, dopo il nuovo annuncio da parte della multinazionale di 180 esuberi.

M5S Ivrea su Comdata

Il Movimento 5 Stelle interviene sul nuovo annuncio di Comdata di 180 esuberi, una lettera firmata dal deputato M5S Jessica Costanzo, dal Consigliere regionale M5S Piemonte Francesca Frediani e dal Consigliere comunale M5S Massimo Fresc per chiedere attenzione da parte di tutti, Consiglio Comunale di Ivrea, Consiglio Regionale piemontese e Parlamento, affinchè la multinazionale "smetta di giocare con la pelle dei lavoratori"

"Serve il contributo di tutti"

"Continueremo a portare le richieste dei lavoratori Comdata di Ivrea in Consiglio comunale ad Ivrea, in Consiglio regionale ed in Parlamento. E' necessario scongiurare la procedura di licenziamento collettivo per 180 persone avviata dall'azienda.
Siamo convinti che questa prospettiva si possa evitare con il contributo di tutti: azienda, enti locali e Governo. Per prima cosa la dirigenza Comdata la smetta di giocare sulla pelle dei lavoratori con scelte discutibili: è inaccettabile continuare ad annunciare esuberi ma, allo stesso tempo, assumere personale con contratti interinali."

Il caso è già finito in Parlamento

"Inoltre spostamenti continui del lavoro - proseguono i pentastellati -, chiusure di stabilimenti e dismissione di siti sono purtroppo all’ordine del giorno quando si parla di Comdata. Anche per questo, dopo aver partecipato più volte alle assemblee dei lavoratori, abbiamo già portato il caso in Parlamento con l'approvazione di una Risoluzione, a prima firma Costanzo, che impegna il Governo a lavorare per il mantenimento dei livelli occupazionali in tutte le sedi italiane della multinazionale".

Maggiore chiarezza

"E' arrivato il momento di finirla con queste manovre poco chiare - concludono - che hanno come unico obiettivo quello di fare profitto ignorando i diritti dei lavoratori. Anche la Regione Piemonte deve intervenire richiamando l'azienda alle proprie responsabilità. Solleciteremo quindi in Consiglio regionale, e nella commissione competente, un intervento dell'assessorato al Lavoro".

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