Monitoraggio Ponte Preti, dati di transito allarmanti | VIDEO

Il Senatore Bozzello organizza un nuovo incontro sulla questione ponte Preti.

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Ieri nuovo monitoraggio Ponte Preti dei volontari Club Turati.

Monitoraggio Ponte Preti

Dalle ore 6 alle ore 18 di ieri, lunedì 17 settembre 2018, i volontari del Club Turati hanno eseguito un nuovo monitoraggio sul Ponte Preti di Strambinello analizzando il flusso di mezzi pensati e autobus in quel tratto di strada; quando le scuole ormai sono aperte e quasi tutte le aziende hanno ripreso la produzione.

Dati allarmanti

Il conteggio è stato di 637 Tir e Motrici e 84 autobus. Ci sono stati 15 blocchi dovuti a incroci di Tir e Bus sul ponte. "Scene davvero da far rabbrividire - sottolinea il senator Eugenio Bozzello - se pensiamo alle condizioni meteo che durante l'anno purtroppo su quel ponte si devono affrontare ma soprattutto se pensiamo che nei bus ci sono i nostri nipoti e i nostri figli".

Le parole del senatore Bozzello

Ora secondo me prima che arrivi l'Inverno si deve almeno prendere alcune decisioni urgenti - prosugue Bozzello -, la prima su tutte, tagliare da 200 metri prima del ponte in tutte e due le direzioni le piante e gli arbusti...così da creare una visibilità buona, che non risolve affatto il problema ma almeno evita che i tir e bus si incastrino sul Ponte. Questa va fatta e io dirò anche a Città Metropolitana che se autorizza ho i volontari che gratuitamente posso aiutare i pochi cantonieri rimasti a farlo in brevissimo tempo.
Poi si deve adeguare la segnaletica orizzontale e verticale, dando la possibilità di capire agli autisti stranieri e non già da dopo la Galleria di Pramonico per chi arriva da Castellamonte e dall'incrocio della Val Chiusella per chi arriva da Ivrea che li esiste un Ponte stretto e che ci sono problemi per il passaggio di mezzi pesanti; questo vale sia di giorno sia di notte quindi bisogna avere dei segnali luminosi.
Un' idea che manderò a Città Metropolitana e cercare di trovare il modo di far rallentare il traffico in arrivo da Castellamonte, magari facendo una rotonda allo svincolo che esiste prima del ponte; un metodo per rallentare e mettere in sicurezza anche l'innesto....non sono costi impossibili.
Ieri ho visto che i mezzi pensati che non conoscono la strada arrivano a velocità moderata e frenano di colpo a metà ponte già, una cosa che mette a serio rischio la struttura.
Detto questo e in attesa di vedere i dati tecnici che ho richiesto su ciò che è stato fatto negli anni per capire la sicurezza del Ponte, ho continuato a parlare con gli amici che ancora a Roma ho, e la soluzione ottimale rimane sempre quella di pensare di cedere il tratto ad ANAS come era già in passato così da garantire immediatamente lo sviluppo del progetto e la realizzazione della nuova tratta.
Questo è quello che è emerso dai vari incontri e dalle innumerevoli telefonate che ho fatto, spero davvero Città Metropolitana valuti seriamente questa importante ipotesi.
Nell'incontro che terrò il 1 Dicembre oltre che a tirare le conclusioni su ciò che di reale è stato fatto in questi mesi sul Ponte Preti è un occasione per aprire una discussione più ampia sulla sofferenza che oggi i piccoli Comuni, come quelli Canavesani hanno con l'assenza di un ente itermedio importante come l'Ex Provincia. Sarà un incontro dedicato anche all'utilità o meno di averla soppressa e dei problemi che i Comuni affrontano da quando non esiste più.
Tutti insieme possiamo davvero risolvere, non solo la delicata questione del Ponte Preti ma la disastrosa situazione in cui versa da troppi anni il Canavese sia da un punto di vista viario sia da un punto di vista di sviluppo a 360°: INSIEME SI PUO'! Io ne sono convinto!

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