Nasce la pizza Unesco eporediese

Si è aggiudicata il primo posto nel concorso “Ivrea… che pizza” promosso dal Club per l’Unesco.

Nasce la pizza Unesco eporediese
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Nasce la pizza Unesco eporediese: da un'idea del presidente della Fondazione Guelpa, realizzata dai ragazzi del Ciac Prat.

Nasce la pizza Unesco eporediese

E’ la pizza Bianca Eporediese (un impasto di farina di castagna, salignun, cipolline di Ivrea e rosmarino di Chiaverano) ad aggiudicarsi il primo posto nel concorso “Ivrea… che pizza”, promosso dal Club per l’Unesco locale in collaborazione con il CIAC di Ivrea, in occasione delle celebrazioni Unesco dell’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano”.

Da un'idea del presidente della Fondazione Guelpa

L’idea di creare una pizza per la città eporediese, che riverberasse nei suoi ingredienti le specialità culinarie tipiche del suo circondario, è venuta in prima battuta a Roberto Battegazzorre, presidente della Fondazione Guelpa, nell’ottica di alleggerire le progettualità per il futuro di più vasta portata legate al conseguimento del titolo Unesco di Ivrea Patrimonio dell’Umanità.

I ragazzi del Ciac Prat pizzaioli per un giorno

Sono stati così coinvolti i giovani studenti dell’Istituto Alberghiero CIAC F. Prat, che per quanto non abbiano nei loro corsi didattici quello della preparazione della pizza, come ha spiegato il direttore di sede Federico Furfaro, si sono ugualmente voluti cimentare nella sfida. “Un’esperienza interessante – ha commentato Furfaro – che è stata occasione per conoscere bene e confrontarsi con i prodotti tipici del territorio, mescolandoli e giocando con gli ingredienti”.

Sfida a pizza e birra

Lunedì scorso, nel salone Ciac, si è svolta la contesa, alla presenza del sindaco Stefano Sertoli, della senatrice della repubblica Virginia Tiraboschi, dei rappresentanti del Club per l’Unesco Carla Aira, Grazia Pavia e Antonio Frassà, dei produttori di birra locale Alessio Merlo (Vecchia Birreria Ivrea) e Alberto Ferrarese (Birra Rabel), che hanno offerto le loro produzioni d’accompagnamento, rispettivamente una birra bionda ad alta fermentazione ben luppolata e amarognola e una bionda a base di malto più morbida.

Le altre creazioni

La giuria, composta dagli esperti del settore ristorazione e pizzaioli del territorio Paolo Levanti, Luca Imperato, Rosa Maria Foscolo, Giacomo Petti, assieme alla biologa nutrizionista specializzata in scienza dell’alimentazione Elda Viletto, ha quindi proceduto all’assaggio di cinque diverse pizze realizzate dagli studenti, comprendenti, oltre alla vincitrice, la Canavese Quattro Formaggi (civrin, toma di Traversella, tometta fresca, salignun e noci), la Canapese (forma di canapa, fonduta di toma, civrin, cavolo verza, salame patata), la Calzunet (cavolo verza, carne trita, cipolline d’Ivrea) e la Caoda (patata lessa, bagna cauda, tometta Traversella, rosmarino di Chiaverano).

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