Soccorso Alpino collabora con la facoltà di Infermieristica di Ivrea

Nell'esercitazione sul campo si sono simulati due interventi molto realistici alla Falesia della turna di Montestrutto.

Soccorso Alpino collabora con la facoltà di Infermieristica di Ivrea
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Soccorso Alpino e Speleologico ha organizzato, per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche, un seminario di approfondimento sulle modalità tecniche e sanitarie di intervento in terreno impervio.

Soccorso Alpino e facoltà di infermieristica

La XII Delegazione Canavesana del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha organizzato, per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche, un seminario di approfondimento sulle modalità tecniche e sanitarie di intervento in terreno impervio. Questa iniziativa, oltre a fornire crediti agli studenti, ha l'obbiettivo di sensibilizzarli sulle problematiche specifiche. Quindi eventualmente, al conseguimento della laurea ed all'ingresso nella professione, aderire al Soccorso Alpino. Recando con sé un evidente arricchimento delle potenzialità sanitarie del Corpo.

"Nessuna possibilità di errore"

Il seminario organizzato dal Soccorso Alpino si è svolto dal 6 al 16 di giugno e si articolava in tre lezioni, due teoriche ed una pratica, sul campo: nella prima si è spiegato cos'è il CNSAS ed i suoi inquadramenti legislativi e gerarchici, si è proiettato il film "Nessuna possibilità di errore", che è la perfetta sintesi delle attività del Soccorso e per finire, il programma formativo tecnico e sanitario a cui sono sottoposti tutti i volontari. Nel secondo sono stati presentati i presidi sanitari di cui dispongono le Stazioni: barelle per movimentazioni disagevoli, bendaggi, materassini speciali ed il loro uso.

Esercitazione sul campo

Nell'esercitazione sul campo, promossa dal Soccorso Alpino, si sono quindi simulati due interventi molto realistici. Alla falesia della Turna di Montestrutto, Settimo Vittone, infatti sono stati allestiti due scenari possibili. Un precipitato da curare sul posto. E dunque il trasporto con calata in sicurezza su terreno molto impervio. I ragazzi sono stati attrezzati con imbragature, caschi e altri dispositivi di sicurezza personale. gli allievi hanno pertanto potuto operare proprio loro. Spostandosi (con qualche comprensibile esitazione) sulle rocce e sui pendii, ove è realistico pensare ad un intervento vero.

Primo seme

"I partecipanti al seminario erano cinque. Può sembrare un numero esiguo. - spiegano dalla XII Delegazione Canavesana del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico - Ma è stato ideale per poter seguire i discenti in tutta sicurezza. E quindi fornir loro tutte le informazioni necessarie sugli argomenti trattati. I ragazzi si sono dimostrati infatti entusiasti dell'esperienza e assai sorpresi della complessità delle operazioni, fatte ovviamene in massima sicurezza. E' stato un esperimento che speriamo possa avere un seguito. La Direzione della facoltà ha dunque dichiarato di essere disponibile a continuare nei prossimi anni. Quindi un primo seme è stato gettato. Contiamo che l'entusiasmo dei neofiti possa creare proseliti per gli anni prossimi.

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