Addio alla banca di Bosconero: chiude un'altra filiale in Canavese

Una bella tegola per Bosconero ed i suoi cittadini, che adesso si trovano costretti a correre ai ripari.

Addio alla banca di Bosconero: chiude un'altra filiale in Canavese
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Un’altra banca ha deciso di chiudere. Succede a Bosconero, dove l’ennesima filiale presente sul territorio tirerà giù le serrande, confermando che il servizio di sportello al cliente nel territorio del Canavese è sempre più penalizzato.

Addio alla banca di Bosconero

Abbasserà le serrande la banca di Bosconero. E’ dello scorso 20 febbraio la notizia ufficiale, diramata dall’Amministrazione comunale, che l’Unicredit ha scelto di dire basta alla presenza della propria sede bosconerese. Inutile anche l’ultimo confronto, recente, che il primo cittadino Paola Forneris ha avuto con i dirigenti dell’istituto di credito. Entro la fine del mese di marzo la filiale non sarà più attiva. «A nome mio, dell’Amministrazione e dei cittadini bosconeresi ho fermamente ribadito il nostro totale disaccordo - conferma la Forneris - Ho preso personalmente posizione, perché si riveda questa decisione. Una scelta che danneggia i bosconeresi, i commercianti, le imprese e le associazioni del territorio. Siamo in attesa di un riscontro, senza dimenticate che ci stiamo già muovendo per trovare soluzioni che siano a beneficio della popolazione».

Amarezza in paese

La chiusura della banca di Bosconero era già stata prospettata nel recente passato: «Se n’era parlato nel 2017 - aggiunge il sindaco - ma eravamo comunque riusciti a metterci una pezza. Avevamo ottenuto un risultato importante, in un periodo per altro che aveva visto molte altre sedi invece cancellate, nell’ambito di una riorganizzazione aziendale a livello nazionale che ha coinvolto davvero tante nostre realtà vicine». Una bella tegola per Bosconero ed i suoi cittadini, che adesso si trovano costretti a correre ai ripari. «L'annuncio della chiusura di un servizio non è mai una buona notizia e comprensibilmente genera rabbia e preoccupazione.  Il 15 febbraio, appena ricevuta  ufficialmente la notizia come sindaco mi sono fatta carico di questa rabbia.  Ho segnalato alla direzione locale e al responsabile dell'area Canavese i danni che tale scelta dell'istituto causerebbe ai cittadini, in particolare alle persone anziane, alle attività commerciali, alle imprese e pure alle locali associazioni. La scorsa settimana ho inviato una lettera alla dirigenza per segnalare le  criticità e richiedere di considerare soluzioni a tutela della popolazione».

Un servizio in meno

Una stoccata, infine, il sindaco la tira all’opposizione cittadina: «Le minoranze, se davvero avessero rispetto e interesse per il bene della collettività, dovrebbero sostenere le azioni che il sindaco e l'Amministrazione hanno fatto e stanno facendo per trovare soluzioni a questo problema, invece di lanciare messaggi sui social. Se i consiglieri di minoranza hanno soluzioni veritiere e realizzabili perché non le propongono, adesso, nell'interesse dei cittadini, invece di fare solo promesse al solo scopo elettorale?»

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