Club Turati: Grazie ai volontari che hanno ripulito un lato del Ponte Preti

"Un doveroso ringraziamento di vero cuore del Turati per il grande gesto che cittadini spinti dal senso di responsabilità civile e umana  hanno fatto".

Club Turati: Grazie ai volontari che hanno ripulito un lato del Ponte Preti
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Volontari al lavoro per il bene della collettività. Succede in Canavese, dove lunedì 22 ottobre sono stati completati gli interventi di pulizia sul lato di Strambinello del Ponte Preti.

Situazione del Ponte preti

Il restyling del lato di Strambinello del Ponte Preti è stato realizzato gratuitamente dalla ditta Marmellate Sant’Orso di Andrea Sapei, dopo il bene placet da parte dei proprietari dei terreni ottenuto dall’ex sindaco, di Strambino, Stelvio Onore, con l’interessamento dell’ex senatore, Eugenio Bozzello.  Proprio Il club Turati con il suo presidente, Bozzello, e il suo segretario, Salvatore Giuliano, sin dal 14 Agosto, subito dopo i tragici eventi di Genova, hanno voluto riportare alta l'attenzione sul noto viadotto che collega due enormi realtà l'alto Canavese con l'eporediese.

Gesto di grande senso civico

“I fatti di Genova hanno risvegliato un problema che dal 1992 è dormiente in qualche scrivania di Palazzo – spiegano dal Club Turati - Non abbiamo mai voluto mettere in discussione il parere dei tecnici per creare falsi allarmismi. Tutto quello che si e detto, fotografato e scritto e visibile a occhio nudo da tutti. Purtroppo chi non passa su quel tratto spesso, chi non vive la quotidianità del ponte è portato ad avere una reazione ingiustificata al problema, che invece esiste ed è molto grave”. Le criticità del Ponte Preti che secondo il sodalizio castellamontese dovrebbero essere risolte sono essenzialmente 5 e tutte collegate tra loro.

Club turati del Canavese

“In primis rispolverare dal cassetto il vecchio progetto. Ovvero il secondo lotto  della pedemontana per mettere in atto la costruzione del nuovo ponte, magari con ANAS facendolo inserire nel piano triennale. La seconda è un’emergenza quella viaria. Impensabile una mole simile di traffico anche se nel 1920 furono davvero avveniristici nell'opera. E' altrettanto vero che avveniristici furono i Romani a costruire il Colosseo, ma oggi le partite di calcio si vedono all'Olimpico e la battaglia con i leoni è scomparsa da centinaia di anni. La terza criticità è legata all'illuminazione, durata 6 mesi e poi spenta per sempre; un tratto non segnalato correttamente è davvero pericoloso specialmente di notte. La quarta  è connessa alla pulizia dei tratti che si avvicinano al ponte. E' impensabile pulire un metro e lasciare tutto così. Ci sono le possibilità, gli enti se non hanno più cantonieri, facciano delle ordinanze attraverso anche i sindaci della zona per obbligare i proprietari a pulire almeno 5 metri dalla carreggiata così da dare una corretta visibilità”.

Piano assetto idrogeologico

Basta poco per essere efficaci per il Club Turati: “La ditta Andrea Sapei di Bairo Canavese con il Caro Stelvio Onore hanno dato l'esempio di come si può davvero fare sinergia, di come si può in maniera efficace risolvere almeno una parte del problema. L’ultima emergenza, che dovrebbe essere la prima ma sarà poi la riunione del 1 Dicembre a portare in evidenza questo aspetto, è il Pai (Piano dell'Assetto Idrogeologico) in quanto il Ponte Preti è addirittura segnato in viola a causa della diga che vi è poco sopra. Per questo  noi abbiamo fatto una serie di immagini visive... atte a far capire che una corretta manutenzione annuale serve in quanto quel ponte sicuramente stabile per l'ottima costruzione deve esser mantenuto tale”. Niente toni polemici per il Club: “Se poi serve prendersela con chi ha sollevato la questione per poi risolverla, va bene anche così... non importa ....basta solo che dopo visite guidate di tecnici, si costruisca un ponte di speranza e di sicurezza per chi quel tratto di strada lo passa due volte al giorno e non su chiamata. Non vogliamo aggiungere altro se non un doveroso ringraziamento di vero cuore del Turati per il grande gesto che cittadini spinti dal senso di responsabilità civile e umana  hanno fatto”.

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