Croce rossa italiana e Merck insieme per un programma di esercitazioni

Si è trattato di una serie di simulazioni finalizzate a condividere le tecniche più appropriate per affrontare casi di emergenza.

Croce rossa italiana e Merck insieme per un programma di esercitazioni
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Croce rossa Italiana e Merck insieme per un programma speciale di esercitazioni presso l’Istituto di Ricerca Biomedica di Colleretto Giacosa.

Croce rossa Italiana e Merck

Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, conferma infatti il proprio impegno nell’attuare politiche di miglioramento della Salute e Sicurezza dei lavoratori. Lo fa tramite un progetto che ha coinvolto la Squadra “Gestione Emergenze” dell'Istituto di Ricerca Biomedica "Antoine Marxer" RBM SpA di Colleretto Giacosa . Grazie al supporto dei Comitati di Castellamonte e di Ivrea della Croce Rossa Italiana, venerdì 25 Maggio sono quindi state avviate alcune esercitazioni finalizzate alla formazione del personale nella gestione degli infortuni e delle emergenze che potrebbero verificarsi presso lo stabilimento.

Programma speciale di esercitazioni

Con l’utilizzo di speciali manichini e di trucchi particolari che hanno reso lo scenario il più veritiero possibile, i volontari della Croce Rossa Italiana hanno simulato tre tipologie di situazioni di pericolo: a) Infortunio per caduta da muletto b) Ustione da reagenti da laboratorio c) Infarto + arresto cardiaco con utilizzo del defibrillatore semiautomatico su un manichino. Nel corso delle esercitazioni, dunque, i componenti della Squadra Gestione Emergenze RBM hanno potuto acquisire le informazioni necessarie per una corretta gestione di situazioni d’emergenza.

Gestione dell'emergenza

L’attività promossa presso I'Istituto di Ricerca Biomedica "Antoine Marxer" RBM SpA di Colleretto Giacosa conferma dunque ancora una volta l’attenzione che Merck pone nel garantire e nel promuovere politiche di sicurezza che tutelino l’integrità fisica dei dipendenti”, commenta Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia. “Colgo l’occasione per ringraziare i 177 dipendenti di una struttura che rappresenta uno dei centri di ricerca più importanti del nostro Paese. Oltre che i volontari della Croce Rossa Italiana per il supporto che ci è stato offerto”.

Team dei volontari in azione

A margine del training, sulla base dei risultati raccolti, lo staff della Croce Rossa Italiana di Castellamonte e di Ivrea ha condiviso alcuni suggerimenti con i dipendenti Merck. Sono infatti stati finalizzati a individuare le possibili aree di miglioramento. “Il team della Croce Rossa Italiana che opera sul territorio da tempo offre un supporto specialistico nella presa in carico e nella gestione di persone colpite da un’improvvisa emergenza”, continua Paolo Garnerone, Presidente della Cri di Castellamonte. “Nel concreto, quindi il nostro contributo è nel trasferire informazioni e tecniche di gestione di casi d’urgenza generati sul posto di lavoro. Sia dal punto di vista pratico-logistico che psicologico”.

Importante lavoro di sicurezza

Per rendere quindi più realistica la simulazione, il personale della squadra di emergenza Merck non era a conoscenza della natura della simulazione. In termini di patologia e di complessità da fronteggiare. “Assieme ai volontari della Croce Rossa Italiana, per ricreare delle situazioni autentiche ci siamo infatti concentrati molto nelle operazioni di trucco. Per creare uno scenario credibile. A dimostrazione di questo lavoro, i dipendenti infatti non coinvolti nel progetto sono stati avvertiti che si sarebbero potuti trovare di fronte a situazioni di forte impatto visivo”. Conclude Bruna Piccioli, EHS Manager di Merck RBM. “Un approccio che conferma il nostro costante impegno nel promuovere una sana cultura aziendale volta a tutelare la salute. E la sicurezza dei dipendenti. Oltre che a prevenire l’insorgere di eventuali rischi all’interno dell’ambiente di lavoro”.

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