Cronaca giudiziaria condannato per non aver mantenuto il figlio

Il Tribunale ha deciso per una pena, sospesa, di quattro mesi, 400 euro di multa, pagamento spese processuali ed un sostanzioso risarcimento alla donna e a suo figlio.

Cronaca giudiziaria condannato per non aver mantenuto il figlio
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Cronaca giudiziaria Condannato per non aver aiutato a mantenere il figlio. A raccontarlo in aula presso il Tribunale di Ivrea è stata l'ex compagna dell'imputato.

Cronaca giudiziaria da Ivrea

Cronaca giudiziaria sotto i riflettori nel ciriacerse. Hanno un figlio insieme ma, dopo la separazione, lui non ha mai contribuito a mantenerlo. A raccontarlo in aula presso il Tribunale di Ivrea è l'ex compagna dell'imputato. Dopo la sentenza del Tribunale dei minori, la donna doveva andare a vivere nella casa di Cafasse che condividevano. Ma lui non era d'accordo. Così lei aveva preso in affitto un appartamento. Anche le spese di mantenimento, stabilite dal tribunale, sono state pagate per intero soltanto nel 2011. Dopo aver sporto infatti una denuncia verso il padre di suo figlio.

Vicenda delicata

Nel 2013 la donna ha dovuto chiudere la sua attività e, con la madre malata, per vivere può contare soltanto sulla sua pensione. Anche prima infatti, per sopravvivere in maniera dignitosa, ha sempre dovuto fare affidamento su di lei. Ora la situazione è così difficile che ha quindi dovuto chiedere al padrone di casa di pazientare per avere l'affitto pagato. Cerca di fare tutto il possibile, si è anche messa in lista per le case popolari. Il padre di suo figlio, intanto, vive con la sua nuova compagna e i loro figli nella casa che è anche intestata a lei. E che avevano provato a vendere. Ma ogni volta che 'era un compratore lui alzava il prezzo. Intanto lei, già in difficoltà, paga le tasse come seconda casa su quell'immobile.

La decisione del Tribunale

Il suo ex compagno, invece, da quanto lei apprende da suo figlio, lavora regolarmente, pur continuando a non pagare il mantenimento del ragazzo. Per il pubblico ministero la pena richiesta è di sei mesi e 800 euro di multa, mentre la parte civile ha chiesto il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e morali. La difesa, al contrario, ha chiesto l'assoluzione. Il Tribunale in questo delicato caso di cronaca giudiziaria ha deciso per una pena, sospesa, di quattro mesi, 400 euro di multa, il pagamento delle spese processuali ed un sostanzioso risarcimento alla donna e a suo figlio.

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