Provincia sotto accusa per omicidio colposo: non mise in sicurezza la strada

Il muretto era insufficiente, serviva un guardrail per rendere la strada sicura e a norma di legge.

Provincia sotto accusa per omicidio colposo: non mise in sicurezza la strada
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Provincia sotto accusa: "sapeva che quella strada era pericolosa".

Provincia sotto accusa

L'ex Provincia di Torino accusata di omicidio colposo, o meglio, ad essere accusata dal pm eporediese Chiara Molinari è la dirigente del servizio viabilità. Nello specifico Sandra Beltramo, 52 anni di Giaveno, sarebbe colpevole di "non aver fatto nulla per mettere in sicurezza la strada".

I fatti

Tutto risale al 13 gennaio 2014 quando Luigi Cantella, 75 enne di Vigevano, perse il controllo della sua auto, una Peugeot 206, mentre viaggiava sulla provinciale 61 della Valchiusella, all'altezza di Vidracco e finì in un dirupo perdendo la vita dopo un volo di oltre 90 metri. L'uomo si stava recando a trovare il figlio a Baldissero. Fu proprio lui che, non vedendolo arrivare, fece scattare l'allarme.

Il pensionato perse il controllo della sua auto dopo una curva, probabilmente a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia. Il muretto di pietra a lato della carreggiata era vecchio e deteriorato dagli anni, non bastò a impedire alla Peugeot di Cantella di finire nel dirupo.

Il processo

I parenti della vittima si sono costituiti parte civile nel processo. Il pm sostiene che se la strada fosse stata messa in sicurezza con l'installazione di un guardrail come prevede la legge, sostituendo un vecchio muretto di appena 45 cm, la tragedia (annunciata) si sarebbe potuta evitare. Per di più l'ex Provincia era a conoscenza della pericolosità di quel tratto di strada.

 

La difesa sostiene invece che non siano state fatte invece le giuste indagini sulla inamica del sinistro: nessuna autopsia (la vittima potrebbe aver perso il controllo del mezzo a causa di un malore), nessun rilievo della velocità dell'auto.

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