Sequestro in piazza San Carlo: volevano vendicarsi di una maxi truffa | VIDEO DEL RAPIMENTO

I quattro arrestati sono un imprenditore, due investigatori privati (tutti e tre tedeschi) e un complice austriaco.

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Sequestro in piazza San Carlo. A quanto si apprende i quattro arrestati stavano cercando di vendicarsi per una maxi truffa subita.

Sequestro in piazza San Carlo

La vicenda del rapimento di ieri mattina in piazza San Carlo a Torino si fa sempre più intricata. I quattro arrestati, tre tedeschi e un austriaco, sono arrivati a Torino, hanno raccontato agli inquirenti, per vendicarsi di una truffa subita. Erano armati di pistole giocattolo, coltelli, spray al peperoncino e ricetrasmittenti.

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I fatti

Alle 10.15 circa di ieri mattina la donna, una 35enne con doppio passaporto serbo e australiano, stava passeggiando in compagnia di un uomo in piazza San Carlo angolo via Giolitti quando, come in una scena da film, un furgone Volkswagen nero si è affiancato alla coppia. Sono scese due persone incappucciate e con un giubbotto antiproiettile con la scritta "Police" che hanno tentato di rapire entrambi: l'uomo è riuscito a fuggire mentre la donna è stata caricata sul furgone che è scappato via a tutta velocità. I passanti hanno dato l'allarme al 112 e una pattuglia della squadra mobile è riuscita a bloccare il furgone in corso Matteotti. La donna è stata ritrovata con i polsi legati da fascette e visibilmente sotto shock ma in buone condizioni fisiche.

I motivi del rapimento

Due degli arrestati fanno parte di un'agenzia di investigazione tedesca che si occupa di recupero somme rubate con rip-deal. Uno di loro, un tedesco, a giugno avrebbe subito a Milano una truffa: l'uomo, che si occupa di cambio valute guadagnando il 20% su ogni operazione, sarebbe stato derubato di 50mila euro da un cliente che gli ha consegnato banconote fac-simile. Invece di denunciare il raggiro però il rapitore avrebbe fatto svolgere le indagini da un'agenzia privata e avrebbe organizzato il rapimento con l'aiuto dell'austriaco, colui che a fissato l'appuntamento trappola. La notte precedente il rapimento avrebbe rubato le targhe ad una macchina ad Aosta per compiere il fatto con il furgone, risultato non rubato.

Le vittime

La 35enne, che al momento del rapimento aveva in tasca 2.700 euro, e l'uomo che era in sua compagnia, che sembra sia il fidanzato, non sono stati riconosciuti come gli autori della truffa e per questo per ora la Procura di Torino sta procedendo per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione e rischiano oltre 20 anni di reclusione. Il presunto fidanzato della vittima, che è fuggito durante il rapimento, al momento è irreperibile.

Gli arrestati

Gli arrestati sono il cambio-valute, un 54enne imprenditore edile tedesco, due investigatori privati, anch'essi di nazionalità tedesca, di 24 e 25 anni e un austriaco di 58 anni, colui che avrebbe organizzato la trappola.

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