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Stalker 30enne in manette dopo aver speronato l'auto dell'ex ragazza
L'episodio è accaduto nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Per fortuna, la giovane è rimasta ferita in modo non grave.
Un 30enne canavesano finisce nei guai con la giustizia dopo aver speronato l'auto della sua ex ragazza. L'uomo dovrà rispondere di atti persecutori.
In manette dopo aver speronato l'auto dell'ex
Da Genova a Napoli, e poi Bologna, Firenze, Rimini, Bari. Da Nord a Sud del nostro Bel Paese sono purtroppo stati diversi i casi di violenza sulle donne registrati lo scorso 25 novembre o pochi giorni dopo. Una data particolare in Italia e non solo, perché si tratta della giornata internazionale contro la violenza di genere promossa dall’Onu. Un fenomeno preoccupante con un episodio andato in scena anche nel nostro territorio, nel Basso Canavese. Un giovane canavesano, residente a San Giusto, di 30 anni è infatti finito nei guai con la giustizia per aver aggredito la sua ex in strada.
La lite in strada
Da una prima ricostruzione di quanto accaduto, l'uomo non si sarebbe rassegnato alla fine della storia con la ragazza. Per questo motivo, pochi giorni fa, si sarebbe recato sotto casa della giovane, alle 4 di mattina chiedendo di parlare all'ex ragazza. Dopo l'ennesima lite, avvenuta questa volta nei pressi dell'abitazione della donna sotto gli occhi della sorella e della mamma di quest'ultima, lo stalker canavesano avrebbe speronato l'auto della ex compagna, andando poi a sbattere contro il cancello della casa.
L'arrivo dei soccorsi e dei carabinieri
Le donne spaventate dal comportamento del 30enne erano salite in macchina per andare via di casa, quando sono state speronate dallo stalker. Per fortuna, la giovane e le altre due donne sono rimaste ferita in modo non grave. La ragazza è stata medicata sul posto dall'equipe medica del 118. Quindi è stata portata in ospedale ad Ivrea per le cure del caso. Se la caverà con una prognosi di 7 giorni. Lo stalker, che ha speronato l'auto con a bordo l'ex ragazza, la sorella e la loro madre, è stato portato via in manette dai militari dell'Arma intervenuti tempestivamente sul posto.
