CUB Sanità ha proclamato lo “stato di agitazione” alla RSA “Barucco”

Venerdì 29 marzo è stata inviata al Prefetto di Torino, all’azienda, alla ASL e al Sindaco di Valperga la dichiarazione di avvio dell’agitazione.

CUB Sanità ha proclamato lo “stato di agitazione” alla RSA “Barucco”
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L’O.S. CUB Sanità ha proclamato lo “stato di agitazione” alla RSA “Barucco”, residenza per anziani della ASL TO4 data in gestione alla ditta privata “CM Service” di Cascinette di Ivrea.

Stato di agitazione alla RSA Barucco

La CUB Sanità è l’unico sindacato oggi rappresentativo del personale della Casa di Riposo, che per oltre metà risulta iscritto. Venerdì 29 marzo è stata inviata al Prefetto di Torino, all’azienda, alla ASL e al Sindaco di Valperga la dichiarazione di avvio dell’agitazione con il lungo elenco delle lamentele delle operatrici, OSS, Infermiere e Ausiliarie. "Tra gli altri è stato interessato anche il Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro - si legge nel comunicato stampa dell'O.S. CUB Sanità - perché le lavoratrici segnalano anche rischio di infortuni dovuti a perdite d’acqua, lampadine fulminate e carenze nelle manutenzioni.

Criticità segnalate

Ma soprattutto il personale, entrato in stato di agitazione, lamenta, secondo quanto riferito dai sindacati, l’impossibilità di fornire un buon servizio a causa del sovraccarico di lavoro. Infatti nei turni è sistematicamente presente una unità di personale OSS in meno del necessario, non vengono rispettate né le ore contrattuali (e le relative paghe), né le pause; spesso non vengono sostituite le assenze per malattia, infortunio, permessi.

Richiesta di incontro

"Con l’apertura dell’agitazione, la maggioranza del personale conferma che si tratta di problemi assolutamente reali, tanto che l’azienda stessa, dopo alcuni articoli di giornale, si sta precipitando a fare le manutenzioni più indispensabili. CUB Sanità e le operatrici hanno chiesto al Prefetto di convocare tutte le parti interessate e responsabili affinché il servizio raggiunga una situazione decorosa. Non c’è un buon servizio senza diritti per tutti – afferma Alessandro Zanetti, della segreteria provinciale della CUB Sanità -, ci vogliono rispetto per gli anziani e rispetto per chi lavora. La situazione delle case di riposo è insostenibile e deve assolutamente cambiare.”

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