Studio di consulenza a delinquere due arresti

Operazione della Guardia di Finanza. Sequestrati beni per oltre 25 milioni di euro.

Studio di consulenza a delinquere due arresti
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Studio di consulenza a delinquere due arresti.  La Guardia di Finanza di Torino sequestra beni per 25 milioni di euro.

Studio di consulenza a delinquere due arresti

La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, ha arrestato due torinesi. Infatti sarebbero  responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di vari reati. Si tratta in particolare di illeciti sia fiscali. In primo luogo l’aver effettuato indebite compensazioni d’imposta, ma anche l’emissione di fatture false. Sia di altra natura, quali la truffa, l’esercizio abusivo della professione e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Padre e figlio nei guai

Destinatari dell’ordine di misura cautelare in carcere sono G.V. (67 anni), promotore dell’associazione criminale, e il figlio G.F. (29 anni), titolare di uno studio contabile con sede a Torino. Sono state inoltre eseguite numerose perquisizioni nei confronti di altri 11 indagati, uno dei quali (D.S. di 62 anni) è stato anche oggetto della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Centro di servizi illegali

Il sistema  smantellato  dall'inchiesta  ruotava proprio attorno allo studio contabile. Infatti veniva gestito dagli  arrestati come un vero e  proprio  "centro di servizi  illegali". Infatti  presso lo studio contabile dal 2015 al 2017 sarebbero state effettuate operazioni  di indebita compensazione d'imposta per un ammontare superiore ai 25 milioni  di euro di debiti erariali. Sottratti alle  casse dello Stato.  Sono oltre 150 i clienti coinvolti.  Alcuni consapevoli del fatto  che i loro debiti tributari  venivano compensati  con crediti inesistenti. Altri, al contrario, inconsapevol di ciò.  Gli accertamenti, condotti  dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Torino,  sono stati avviati a seguito  della denuncia  di un cliente dello studio che aveva rilevato  alcune  anomalie  su cartelle di pagamento  ricevute per debiti erariali.

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