Applausi per il recital "Attilio Armando, storia di un partigiano deportato"

Un folto pubblico ha scelto di aderire all’iniziativa proposta dall’Anpi locale e di seguire lo spettacolo teatrale.

Applausi per il recital "Attilio Armando, storia di un partigiano deportato"
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Al Teatro Eugenio Fernandi di Valperga ha regalato emozioni e strappato applausi il recital "Attilio Armando: storia di un partigiano deportato" per il Giorno della Memoria.

Attilio Armando: storia di un partigiano deportato

Dedita a commemorare e comprendere la comunità valperghese: in occasione della Giornata della Memoria un folto pubblico ha scelto di aderire all’iniziativa proposta dall’Anpi locale e di seguire il recital basato sulla vita del partigiano e deportato Attilio Armando svoltosi il 27 gennaio.

Applausi ed emozioni

«Lo spettacolo ha avuto un ottimo riscontro di pubblico – commenta Marco Varda – Dopo il saluto mio e del sindaco c'è stata la relazione dell'onorevole Niedda, che a partire dall'esperienza vissuta dal partigiano Attilio Armando ha concluso mettendo in evidenza i rischi legati al rinascere dei nazionalismi in molti paesi europei e l'importanza storica del progetto europeo come strumento di unione dei popoli.

Per non dimenticare

Il recital ha alternato le letture di passi molto toccanti del libro autobiografico di Attilio Armando "Dalla Val Sangone a Flossenburg"  grazie alle voci di Maria Pina Renaldo e Maurizio Rolando Perino, alternate a canzoni della resistenza e sul tema dei campi di concentramento, interpretate da Claudio Prete e Gianni Savino. L'intervento ufficiale per l'Anpi è stato tenuto dal sindaco di Bollengo Luigi Sergio Ricca, che ha posto l'accento sulla tragedia  della Shoah e sull'importanza della Memoria anche per resistere alle derive razziste e xenofobe. Inoltre, Manolo Armando, figlio di Attilio, ha fatto dono di tutto l'archivio di libri storici del padre a Bruno Barettini, che l’ha successivamente trasferito all'Istoreto».

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