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Centoquarantacolori: un successo la mostra di Sandri e Faccaro
Nati nello stesso giorno e nello stesso anno, i due talentuosi artisti canavesani hanno fatto centro, collezionando elogi e commenti positivi da parte di critica e pubblico.
E’ andata oltre ogni più rosea aspettativa la mostra bi-personale di Bianca Sandri e Dario Faccaro dal titolo “Centoquarantacolori”, ospitata a Castellamonte fino alla fine del mese di marzo.
Centoquarantacolori
Nati nello stesso giorno e nello stesso anno, i due talentuosi artisti canavesani hanno fatto centro, collezionando elogi e commenti positivi da parte di critica e pubblico. Le opere di Sandri e Faccaro esposte al Theatrum Martinetti in occasione della mostra d'arte "Centoquarantacolori" si sono rivelate speciali quadri di vita, raccontano esperienze e luoghi, reali ed onirici, vissuti intensamente dai due autori. Le tele presentate al Centro congressi hanno rubato l’occhio: i tanti visitatori, che fin dal riuscito taglio del nastro avvenuto alla presenza del sindaco, Pasquale Mazza, e degli amministratori comunali della città, hanno spesso potuto ritrovarsi nelle opere dei due pittori, rivivendo così, nei loro personali ricordi, emozioni uniche.
Dario Faccaro
Uno dei due grandi protagonisti di "Centoquarantacolori" è stato Dario Faccaro. L'artista canavesano ha iniziato a dipingere parecchi anni fa da autodidatta spinto dal desiderio di mettere su tela scorci del suo amato Canavese.
E’ sempre alla costante ricerca di angoli rustici e vecchi casolari che appaiono abbandonati ma ai quali basta un panno appeso o un vaso di fiori per dire che lì la vita è ancora presente. Ama i colori caldi che diffonde sia nei suoi paesaggi agresti e montani, sia nelle nature morte che nei mazzi di fiori che cantano un inno alla natura festante. Ha al suo attivo diverse personali e collettive in Canavese e non solo. E’ anche stato premiato e segnalato in concorsi locali.
Bianca Sandri
Pioggia di applausi anche per Bianca Sandri. L'artista castellamontese è diplomata al Liceo Artistico, successivamente ha frequentato l’Accademia Albertina delle Belle Arti. Si dedica al mondo della ceramica creando bassorilievi in miniatura e contemporaneamente dipinge ad olio creando immagini surreali, oniriche ed elaborando una tecnica personale di matrice surrealista “I contenuti nascosti nella mente le consentono di librarsi nei mondi della fantasia, del passato e del futuro, fornendo ampie visioni magiche per l’osservatore…”. La sua ricerca la porta a cimentarsi con tecniche nuove ed antiche e frequenta poi la Scuola per “Operatori dell’Affresco” diplomandosi in quest’arte. Ha parteciato a diversi concorsi in Italia ed all’estero vincendo numerosi premi.
