Rueglio: inaugurazione delle mostre “Naufragi” e “Uccellini e Uccellacci”

Le mostre si chiuderanno il 30 0ttobre, e con esse la prima stagione espositiva della Kà ‘d-Mezanis, che riaprirà i battenti (salvo eventi speciali) ad aprile 2020.

Rueglio: inaugurazione delle mostre “Naufragi” e “Uccellini e Uccellacci”
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Il Centro Culturale “Kà ‘d-Mezanis” prosegue la sua prima stagione di attività inaugurando due nuove mostre Naufragi e Uccellini e Uccellacci e ospitando una conferenza in occasione della Giornata mondiale della cianotipia.

Mostre Naufragi e Uccellini e uccellacci

Proseguono a Rueglio le attività espositive di Kà ‘d-Mezanis (la dimora quattrocentesca recentemente restaurata che è divenuta sede del Centro culturale ruegliese). Domenica 15 settembre, alle ore 17.30 si inaugurano (entrambe curate da Daniele D’Antonio) le mostre “Naufragi” (una collettiva che raccoglie opere di Vadis Bertaglia, Mono Carrasco, Daniele D’Antonio, Davide Fasolo, Vincenzo Fiorito, Marco Martz e Opiemme) e “Uccellini e uccellacci: tra grafica e cianotipie sulle tracce di Pier Paolo Pasolini”, con le opere di Giuliana Milia e Eugenio Sinatra; il 30 settembre (alle ore 17.30), in occasione della Giornata Mondiale della Cianotipia, l’artista Eugenio Sinatra terrà inoltre una conferenza a titolo “Della cianotipia e di altri antichi metodi di stampa nel pittorialismo fotografico”, che sarà ospitata nel salone degli affreschi, l’ambiente più suggestivo dell’edificio.

Centro culturale Kà ‘d-Mezanis

Il naufragio, rappresentato come la cesura, netta e definitiva, di un percorso, dalle mille origini e dalle mille aspettative. Nelle opere raccolte non si parla di un “da dove”, non ci si interroga su un “perchè”, lasciando ad altra sede questo dibattito; si prende atto del momento in cui l’Umanità protagonista della storia vede la storia stessa interrompersi, col passaggio da un ventaglio di possibilità future, elemento che governa qualsiasi evento umano, alla soluzione univoca e definitiva, che pone fine alla storia, alle migliaia di storie.
Ci si domanda: questi naufragi sono da considerarsi unicamente come la rappresentazione tragica di un evento che coinvolge quegli uomini e donne? O, per contro, sono anche l’espressione fisica, tangibile del nostro naufragare non solamente etico, ma anche interiore, espresso con l’accettazione passiva di una concomitanza di fattori che interrompe il percorso di ognuno di noi? La mostra non è una rassegna descrittiva o documentale, ma una presa d’atto cui segue una domanda. Noi non siamo su un barcone, non verremo inghiottiti dalle acque di un mare che prima ci ha promesso la salvezza ed ora è complice ed esecutore materiale, seppur non mandante, della nostra sconfitta, ma il nostro naufragio quando è avvenuto? Siamo riusciti a trovare un relitto al quale aggrapparci o siamo finiti in fondo ad un mare pure noi?

Pier Paolo Pasolini

Uccellini e uccellacci è il progetto a quattro mani da due artisti profondamente differenti tra loro, come associazione di visioni che prendono spunto, solo lo spunto, dall’omonima opera di Pier Paolo Pasolini.
Le opere proposte, dell’uno e dell’altra, affrontano però un aspetto se vogliamo più personale che sociale: Sinatra volge lo sguardo, attraverso la rappresentazione del femminile, libero di volare fuori da gabbie di qualsiasi natura nel momento in cui, temporaneamente, conquista la propria coscienza di sé. Per contro, il lavoro di Milia riprende proprio l’estetica del pessimismo pasoliniano, nel quale l’Autrice dichiara esplicitamente di riconoscersi, attraverso la creazione di una moltitudine di alati dall’aspetto tanto terrifico quanto insolito o, se vogliamo, paradossale e grottesco nella sua tragicità: sono i mostri generati dalla coscienza individuale, quelli che si arrogano il diritto di critica senza fornire risposte o soluzioni, ponendosi al di sopra e al di fuori dei singoli drammi esistenziali. Le opere in mostra ci indicano comunque una corrispondenza di pensiero degli autori: le gabbie possono essere aperte, è possibile volare liberi, ma così come si aprono possono richiudersi, e le figure dell’inconscio e della coscienza continuare ad esistere e coesistere dentro e con noi.

Programma espositivo

Il programma espositivo è completato, sempre negli ambienti della K’D-M, dalla mostra fotografica “GENESI”, di Alessandro Borgini, inaugurata lo scorso 10 agosto, in occasione della “Notte delle Builè”.
Le mostre si chiuderanno il 30 0ttobre, e con esse la prima stagione espositiva della Kà ‘d-Mezanis, che riaprirà i battenti (salvo eventi speciali) ad aprile 2020. La Kà ‘d-Mezanis, unitamente alle mostre ospitate, è visitabile su prenotazione o nei seguenti giorni e orari: sabato ore 15.00 - 18.00 (su due turni a partire dalle ore 15.00 e dalle ore 16.30); domenica ore 10.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00 (su due turni a partire dalle ore 15.00 e dalle ore 16.30).
(con l’eccezione di sabato 22 settembre, quando il complesso ospiterà un evento privato). Contatti: Comune di Rueglio: +39 0125.78.01.26 / affarigenerali@comune.rueglio.to.it. Gabriella Laffaille (Sindaco): +39 334.16.55.172 / sindaco.rueglio@libero.it

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