Turismo dolce diventa realtà anche in Canavese

L’iniziativa è stata, infatti, organizzata dall’Associazione Trip Montagna con Gal Valli del Canavese e Gal Valli di Lanzo Ceronda e Casternone e con la collaborazione della Regione.

Turismo dolce diventa realtà anche in Canavese
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Turismo dolce Rete Sweet Mountains premiata con la Bandiera Verde 2017 in un incontro a Cuorgnè.

Turismo dolce ecocompatibile

Ricavi per 36 milioni di euro. Per un indotto di oltre 1000 lavoratori tra tempo indeterminato, determinato e stagionali tra l'ottobre del 2016 e il settembre del 2017. Sono i dati del turismo dolce che è, quindi, diventato adulto. Sono stati evidenziati a Cuorgnè in un incontro specifico. L’iniziativa è stata, infatti, organizzata dall’Associazione Trip Montagna con Gal Valli del Canavese e Gal Valli di Lanzo Ceronda e Casternone e con la collaborazione della Regione. Il turismo dolce è un’offerta di attività sportive, culturali e sociali a basso impatto ambientale. Un progetto che piace sempre di più persone interessate alla montagna.

Bandiera verde 2017

E’ emerso soprattutto un quadro confortante del Turismo dolce in Piemonte. I partecipanti all’incontro, a partire da Franco Ferraresi dirigente della Regione Piemonte, si sono detti consapevoli che si tratti solo di un inizio. Ci sono, infatti, grandi possibilità di miglioramento, secondo i relatori. Non c’è stata, inoltre, solo la presentazione della prima serie di dati dell'Osservatorio sul turismo dolce nelle montagne piemontesi. E’ stata, soprattutto, consegnata alla rete Sweet Mountains la Bandiera Verde 2017 di Legambiente nazionale Alpi.

Interesse crescente

Si è trattato di un momento importante che segnala l’interesse nei confronti della crescente offerta di turismo dolce in montagna anche da parte del mondo dell’associazionismo ambientale italiano. Infine, sempre nel corso del pomeriggio, Cassiano Luminati, Direttore del Polo Poschiavo ha presentato il progetto Alpine Space AlpFoodway. I progetto vede impegnati tra i partner l'Associazione Dislivelli e tra i suoi osservatori la rete Sweet Mountains. Si studia la valorizzazione della cultura del cibo delle Alpi, elemento aggiuntivo all'offerta turistica dolce in montagna.

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