Caos sul concorso per nuovi presidi, le scuole locali restano senza guida

Morgando: «E’ evidente che il ritardo di anni nel bandire il concorso da parte del Miur che ha atteso di avere 3000 sedi vacanti per dare vita a un mastodontico concorso, è la causa principale di questa situazione difficile».

Caos sul concorso per nuovi presidi, le scuole locali restano senza guida
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Caos sul concorso per nuovi presidi dopo la decisione del Tar di annullare il concorso che era ormai giunto alle fasi finali.

Caos sul concorso per nuovi presidi

Scuole nel caos e con l’alto rischio di trovarsi senza vertici a settembre al momento della ripresa delle lezioni. C’è la «spada di Damocle» del collasso per mancanza di presidi ad aleggiare su molti istituti dopo che è saltato il concorso per i nuovi dirigenti scolastici. Un «iter» che era arrivato ormai alla fase dei colloqui orali.

Concorso annullato

Il Tar del Lazio ha invece stoppato tutto annullandolo. Il Tribunale ha infatti ritenuto fondato il motivo di ricorso con il quale è stata dedotta l’illegittima composizione del Comitato tecnico integrato con i Presidenti delle Sottocommissioni esaminatrici. Alcuni di questi ultimi verserebbero in condizioni di incompatibilità. Al concorso hanno partecipato 15 mila persone, 9600 hanno superato le prove preselettive, 3800 gli scritti, e gli orali erano in via di conclusione. I posti sono 2900 circa. Il Miur ha annunciato appello con richiesta di sospensione degli effetti della sentenza per permettere il completamento delle prove orali e la messa in servizio dei vincitori. Il Consiglio di Stato, dunque, nei prossimi giorni, dovrà valutare se sospendere o meno la decisione nell’attesa di una sentenza definitiva, che potrebbe giungere entro il 2019.

Scuole canavesane nel caos

Una situazione molto ingarbugliata. Specie per il Canavese. Il Piemonte è tra le regioni con il maggior numero di scuole con titolarità vacante e affidate a dei reggenti, in particolare. Un commento alla delicata vicenda arriva dal dirigente scolastico Federico Morgando, titolare dell'Istituto Comprensivo di Castellamonte che conta quasi 1500 studenti oltre che reggente da alcuni anni alle medie di Cuorgnè e Valperga e in precedenza per molti anni preside dell'IIS ‪25 Aprile, che da quest’anno ha inglobato il liceo faccio di Castellamonte: «Il Tar ha deciso di annullare il concorso ritenendo che nella commissione tecnica centrale che ha predisposto le griglie di valutazione di tutte le prove utilizzate in tutte le sedi ci fossero alcuni membri che si trovavano in situazione di incompatibilità avendo realizzato in precedenza dei corsi di preparazione per gli stessi candidati che poi hanno sostenuto gli esami, di qui la sentenza di annullamento. Adesso vedremo gli sviluppi avendo il Miur immediatamente annunciato ricorso urgente al Consiglio di Stato». L'annullamento delle prove impedirà l'assunzione dei nuovi dirigenti dal ‪primo settembre, a meno di provvedimenti urgenti da parte del governo, quindi. Le conseguenze sarebbero molto gravi perché la mancanza di presidi diventerebbe insopportabile. Già in quest'anno appena concluso si contavano decine di scuole senza dirigenza nel Canavese. L’elenco è «drammaticamente lungo»: basti pensare le Medie di Cuorgnè, Valperga, IC di Pont, Ic di Rivarolo, Ic di Forno, Ic di Pavone, Ic di Ivrea 2, I.C. Settimo Vittone, il Cena di Ivrea, il Martinetti di Caluso. Da settembre se ne aggiungeranno altri (come il Liceo Gramsci oltre ai comprensivi di Settimo e Caselle) a seguito del pensionamento di alcuni presidi.

Quale futuro per i nuovi Comprensivi di Cuorgnè e Valperga?

Cosa succederà ai nuovi Comprensivi di Cuorgnè (tutte le scuole infanzia, elementari e medie) e Valperga (tutte le scuole infanzia, elementari e medie)? «Questo – spiega il dirigente scolastico Federico Morgando - è un caso ancora più grave si tratta di nuove istituzioni scolastiche , fortemente volute anche a livello politico dalla città metropolitana e dai sindaci delle due città, che partiranno senza titolare, dovendo invece essere particolarmente seguite in un momento delicato con uffici di segreteria da organizzare e con tutta la progettazione e l’organigramma da pensare per nuovi ordini di scuole che sino ad ora non lavoravano insieme, veramente un problema complesso da risolvere, dovendo essere affidate a dei reggenti, già super impegnati nelle scuole di titolarità, in genere di grandi dimensioni». Un impasse vera e propria: «E’ evidente che il ritardo di anni nel bandire il concorso da parte del Miur che ha atteso di avere 3000 sedi vacanti per dare vita a un mastodontico concorso, è la causa principale di questa situazione difficile, l'auspicio è che si possa trovare una soluzione positiva pur nel dovuto rispetto delle sentenze del Tar» chiosa Morgando.

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