Mercatone Uno: entro 30 giorni il piano industriale, altrimenti sarà fallimento

Fiato sospeso per i lavoratori.

Mercatone Uno: entro 30 giorni il piano industriale, altrimenti sarà fallimento
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Mercatone Uno: i sindacati hanno reso noti i risultati dell’incontro al Mise. Se entro 30 giorni non sarà presentato il piano industriale si andrà incontro al fallimento, lo riportano i colleghi di Novara Oggi.

Mercatone Uno: dopo la riunione al Mise i sindacati tirano le somme

E’ con un comunicato ufficiale che i sindacati e nello specifico la Fisascat Cisl del Piemonte Orientale, commentano l’esito dell’incontro di giovedì 18 aprile al Ministero dello sviluppo economico sulla crisi di Mercatone Uno. In seguito alla domanda di concordato preventivo da parte dell’azienda infatti, i sindacati avevano ottenuto di poter discutere la questione con il Governo e i vertici della Shernon holding, il gruppo imprenditoriale che recentemente ha preso il controllo della maggior parte dei punti vendita di Mercatone Uno. “Il concordato – spiegano dalla Cisl – blocca ovviamente qualsiasi procedura procedura posta in essere dai creditori ma, al contempo, se sono i fornitori i creditori, gli approvvigionamenti potrebbero essere seriamente compromessi, non riuscendo tra l’altro ad evadere le richieste dei clienti. Abbiamo chiesto pertanto al MISE di verificare e sovrintendere tutte le procedure, tenendo ben presente che, in caso di fallimento, i dipendenti dovranno esser ripresi in carico dall’amministrazione straordinaria”.

Presto il piano industriale, altrimenti sarà fallimento

Dopo le manifestazioni e lo sciopero generale di giovedì 18 i lavoratori restano con il fiato sospeso per le sorti della loro occupazione, anche a causa dei ritardi e dei veri e propri blocchi riscontrati nei flussi di rifornimento delle merci dai fornitori in molti punti vendita. L’amministratore giudiziale chiamato a dirimere la controversia al Ministero ha sottolineato in particolare due punti nell’incontro con i sindacati al Governo. Entro 30 giorni Shernon holding dovrà redigere un convincente piano industriale, in grado di portare il bilancio dell’azienda in pareggio. Attualmente sembrerebbe che l’azienda abbia un debito di 94 milioni e che ci siano trattative con alcuni operatori finanziari per stabilire le modalità di rientro dal debito. Se non si troverà un modo per sanare i debiti l’azienda sarà dichiarata fallita.

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