Giro d'Italia in Canavese, prime polemiche a Pont

L'ex consigliere Massimo Motto ha puntato il dito contro la delibera del Comune.

Giro d'Italia in Canavese, prime polemiche a Pont
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L'arrivo del Giro d'Italia in Canavese sta già scaldando gli animi a Pont. Mancano ancora molti mesi all'attesissima tappa della «corsa rosa» che, venerdì 24 maggio 2019 da Pinerolo salirà fino alla località Serrù, nel Comune di Ceresole Reale, attraversando anche l'abitato di Pont Canavese.

Giro d'Italia in Canavese

Insieme al generale entusiasmo cominciano ad affiorare le prime polemiche. Della tappa del Giro si è parlato a margine dell'ultimo consiglio comunale pontese, convocato mercoledì 14 novembre per l'approvazione di alcune variazioni al bilancio di previsione e del regolamento edilizio. Fugando ogni dubbio, il sindaco Paolo Coppo ha confermato che la corsa transiterà dal centro di Pont: «Il Giro scenderà da Frassinetto – ha specificato il sindaco – attraverserà il Ponte della Féiteria e proseguirà verso il centro del paese, non sappiamo ancora se transitando dritto in via Destefanis o seguendo il normale senso unico. Il nostro paese inoltre ospiterà con ogni probabilità la “carovana del Giro”, che richiama tradizionalmente una grande folla di tifosi e appassionati della corsa. Le strade chiuderanno a partire dalle ore 7. Per Pont si tratta di un'occasione di visibilità straordinaria, poi dipenderà dal paese saperla cogliere e sfruttare al meglio per averne un ritorno».

I finanziamenti

Per finanziare i costi della tappa la giunta comunale ha deliberato lo stanziamento di 10 mila euro. Secondo la delibera, il contributo verrebbe devoluto al Comune di Ceresole, capofila dell'evento. «Si tratta di un contributo richiesto a tutti i Comuni che ospiteranno il passaggio della tappa – spiega Coppo – il cui costo complessivo è di 240 mila euro. Di questi, 120 mila euro saranno coperti da un contributo della Regione Piemonte, una parte dall'Unione Montana e per la parte restante, in proporzioni diverse, da tutti i Comuni coinvolti. E' una spesa corrente con cui concorriamo all'organizzazione di un evento di primo piano che coinvolgerà il territorio e il nostro paese».

La polemica

Proprio tale contributo ha acceso la discussione al termine del consiglio comunale e animato la discussione sui social network. L'ex consigliere e responsabile della pagina Facebook «Insieme per Pont», Massimo Motto, in particolare ha puntato il dito contro la delibera del Comune, che parla di un contributo economico «Concesso al Comune di Ceresole Reale, a titolo di compensazione delle spese di organizzazione». «Comprendo, anzi auspico, una spesa dedicata al nostro paese per prepararci al meglio al passaggio della “carovana rosa” e per qualcosa che resti anche dopo il passaggio della corsa – ha obiettato Motto - ma non un contributo devoluto ad un paese limitrofo molto più ricco del nostro, che ne ospiterà lo spettacolare arrivo. Non mi sembra logico, semmai il contributo richiesto da Rcs per l'organizzazione andrebbe preso in toto dall'Unione Montana Valli Orco e Soana, di cui Ceresole Reale fa parte».

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