Mauro Fava candidato in Regione con la Lega

Mauro Fava: «Mi candido per portare in Regione la mia politica del fare: risultati concreti, non vuote promesse. Con l’obiettivo di rilanciare il nostro territorio»

Mauro Fava candidato in Regione con la Lega
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L'assessore cuorgnatese e consigliere della Città Metropolitana Mauro Fava candidato in Regione nella lista della Lega.

Mauro Fava candidato in Regione

Mauro Fava, assessore a Cuorgnè e consigliere in Città Metropolitana, è ufficialmente candidato in Regione per la Lega. La sua candidatura ha ora l’obiettivo di riportare una rappresentanza canavesana in seno al Consiglio di Palazzo Lascaris.

«Il mio obiettivo è portare in Regione la politica del fare che mi ha contraddistinto sinora per l’esperienza in Città Metropolitana – commenta Fava – Non sono certo il classico politico abituato a elargire facili promesse, ma assicuro sin d’ora il mio massimo impegno per portare risultati concreti per il nostro territorio, che ha bisogno di un rilancio dopo il disinteresse della Giunta Chiamparino».

Migliorare la sanità

«Per l’impatto che ha sul bilancio, la principale competenza regionale riguarda la sfera sanitaria. E su questo punto il nostro territorio deve ottenere delle risposte – assicura – Non è possibile continuare a gettare risorse ingenti, come ha ben denunciato il sindacato infermieri, sull’ospedale di Ivrea, logisticamente difficile da raggiungere e da ampliare. E’ ora di tagliare corto con le estenuanti discussioni e trovare finalmente una nuova sede. In questa legislatura è imperativo porre le basi per la realizzazione di un ospedale più moderno, efficiente e ben collegato alla rete stradale».

Un occhio al trasporto pubblico locale

«Il collegamento ferroviario con Torino in questi cinque anni di gestione regionale del Centrosinistra è precipitato ad un livello indegno – aggiunge Mauro Fava – Addirittura la linea è finita nella top ten delle peggiori d’Italia. Triste record, per nulla mitigato dalla promessa dell’assessore Balocco di una futura elettrificazione della tratta tra Rivarolo e Pont. Ora, io credo che sia un lavoro necessario, ma perfettamente inutile se gli standard di percorrenza rimangono quelli attuali. La Canavesana non è al momento un servizio comodo e utile per chi deve recarsi a Torino: non offre né un trasferimento rapido, né, ed è peggio, la certezza di un arrivo in orario. Bisogna lavorare al miglioramento netto della rapidità di percorrenza e anche alla sicurezza della tratta: sono troppi i malfunzionamenti dei passaggi a livello riscontrati recentemente. Io credo che si debba procedere ad una pianificazione pluriennale per eliminare tutti gli incroci a raso tra strade e ferrovia. Oltretutto in molti casi i passaggi a livello dividono in due i paesi e rappresentano l’ostacolo maggiore per aumentare la velocità e incrementare la frequenza delle corse. Il mio sogno, però, è rappresentato dal raddoppio della linea: è l’unica vera strada per trasformare la Canavesana in una metropolitana “leggera” da e per Torino».

Sviluppo delle aree montane

«Si parla sempre troppo, e spesso a sproposito, di sviluppo e di promozione turistica. Temi che hanno senso solo se si mantiene la residenzialità nei nostri Comuni montani – conclude il candidato leghista – E questa si ottiene solamente incentivando le attività produttive, a partire dall’allevamento e dall’agricoltura. Non è solo un discorso economico, ma anche di conservazione e tutela dell’ecosistema montano. E penso per esempio ai pascoli in alta quota: sono sempre meno gli allevatori che continuano questa attività e io credo che la Regione debba intervenire per sostenerli ed incentivarli. Rappresentano non solamente un retaggio della nostra cultura e tradizione, ma soprattutto una salvaguardia della biodiversità e la base di partenza per continuare a sostenere una produzione zootecnica di qualità e tipicità».

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