Sergio Chiamparino: "Abbiamo ridato credibilità ad una Regione"

Sergio Chiamparino: "Abbiamo ridato credibilità ad una Regione"
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Sergio Chiamparino: "Abbiamo ridato credibilità ad una Regione". Ieri mattina, venerdì 28 dicembre, si è tenuta la tradizionale conferenza stampa di fine anno.

Credibilità

“In questi anni abbiamo ridato credibilità a un’istituzione come la Regione Piemonte, che l’aveva persa. Credibilità riacquistata grazie al lavoro di squadra di tutta la Giunta e che ora vogliamo spendere per affrontare e cercare di risolvere i problemi che ancora esistono”: è questo uno dei passaggi più importanti dell’intervento che il presidente Sergio Chiamparino ha svolto nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, tenuta questa mattina nel palazzo della Regione insieme a tutti gli assessori.

Investimenti

Il presidente ha quindi evidenziato i principali risultati ottenuti in diversi altri settori: “Gli obiettivi generali di utilizzo dei fondi comunitari sono stati raggiunti e si è potuto investire in tecnologia, ricerca, formazione e sviluppo dell’agricoltura. Inoltre, si è riusciti ad aprire alcune linee ferroviarie che erano state chiuse dalla precedente Amministrazione, sono state garantite agli studenti universitari tutte le borse di studio per reddito e per merito, gli investimenti sul turismo hanno prodotto effetti tangibili e riconosciuti come i riconoscimenti Unesco e di Lonely Planet. Nel campo dei diritti il Piemonte è diventato una delle poche zone d’Italia in cui non si sono verificati momenti di tensione nelle politiche di accoglienza e integrazione degli immigrati”.

Tav e infrastrutture

E parlando di infrastrutture il discorso di Chiamparino non poteva non trattare il tema della realizzazione della Torino-Lione: “È intollerabile e inconcepibile che il Governo non dica una parola sul fatto che scade il mandato del commissario di Governo, così come sul fatto che finisce l’Osservatorio. Sono segni incontrovertibili della volontà di non voler terminare l’opera. Il Piemonte non può accontentarsi di vivere alla giornata, il Governo si assuma la responsabilità di dire un sì o un no definitivo. Purtroppo si sta avverando quanto temevo: tutto, anche l’analisi costi-benefici, sono espedienti per allungare i tempi a dopo le elezioni europee. Se la situazione si mettesse al peggio ho intenzione di istituire un Osservatorio regionale, chiedere al Consiglio di indire un referendum e assumere la gestione e il finanziamento della linea con le altre Regioni del Nord che sono interessate”. Il presidente ha poi lamentato che “si continua a non avere notizie dal Governo per il completamento dell’Asti-Cuneo e si trattano le istituzioni in modo intollerabile; si diano almeno risposte ai sindaci il più in fretta possibile”.

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