Variazione al piano delle opere pubbliche per oltre milioni di euro

Il Governo ha deciso di dare priorità alle realtà che non hanno avuto modo di generare avanzi di bilancio e quindi di poter godere dello sblocco dei fondi accantonati.

Variazione al piano delle opere pubbliche per oltre  milioni di euro
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Variazione al piano delle opere pubbliche per oltre milioni di euro a Leini.

Variazione al piano delle opere pubbliche

La giunta di Leini si è trovata costretta ad approvare un’altra variazione al piano delle Opere Pubbliche per il triennio 2018-2020, pari ad un valore di 2 milioni e 260 mila euro. La delibera deriva dal mancato accoglimento della richiesta avanzata il 19 febbraio scorso al Ministero dell’Interno. Si tratta dell’assegnazione di contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza di edifici pubblici e del territorio.

Gli importi richiesti

Gli importi richiesti erano dunque di un milione e 100 mila euro per il 2018 e un milione e 160 mila per il 2019. Cifre  già inserite nel programma del prossimo triennio   ora da scomputate. Dal Ministero è arrivata la comunicazione per cui Leini non risulta  una delle municipalità destinatarie dei contributi. Dovendo considerare le minori entrate derivanti da trasferimenti, la giunta ha sottoposto, venerdì  27 luglio, al consiglio comunale la nuova variazione del Piano Triennale.

Il commento dell'assessore

«Con questa modifica – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Valter Camagna – torniamo al quadro definito nel febbraio di quest’anno,   prima del bando con scadenza 31 marzo. Secondo quanto in finanziaria, ogni comune avrebbe potuto chiedere fino a 5 milioni e 250 mila euro. La dotazione complessiva era di 150 milioni. Avevamo chiesto poco più di due milioni, suddivisi su due anni».

Il dietro front del Governo

«Poi, però, il Governo ha deciso di dare priorità alle realtà che non hanno avuto modo, come noi, di generare avanzi di bilancio e quindi di poter godere dello sblocco dei fondi accantonati. Per questa ragione non potremo godere del finanziamento e siamo tornati in consiglio comunale per rimodificare il Piano pluriennale, riponendo, in buona sostanza, la lancetta a prima del 31 marzo».

I soldi sarebbero stati spesi nelle scuole

I fondi che erano stati richiesti avrebbero dovuto sostenere gli interventi di ampliamento e di efficientamento delle scuole «Collodi», «Rodari», «Anna Frank» e frazione Tedeschi. «Stanziamenti – prosegue Camagna - che ci avrebbero permesso di liberare risorse da destinare alla messa in sicurezza di tratti viari, come viale Italia e via Lombardore. Abbiamo, comunque, già presentato in Regione richiesta analoga per cui ci aspettiamo delle risposte positive. Si ipotizza (visto che il progetto è già cantierabile nel 2018) uno stanziamento di 800 mila euro per la scuola materna Carlo Collodi di via Caviglietto».

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