Piacenza fallito, gioca anche il massaggiatore: bufera sul Cuneo impietoso che vince 20 a 0

Una pagina davvero brutta per il calcio italiano.

Piacenza fallito, gioca anche il massaggiatore: bufera sul Cuneo impietoso che vince 20 a 0
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Ieri a Cuneo la Pro Piacenza si è presentata: con sette ragazzini e un dirigente, assente anche l’allenatore.

Cuneo e Pro Piacenza 11 contro 7, anzi 8

Come raccontano i colleghi del Giornale di Cuneo l’inizio del match è slittato di 45 minuti per valutare la regolarità delle carte. Il Cuneo – che non poteva fare altro che giocare la sua partita – ha cominciato a segnare al terzo minuto. Al 10′ il risultato era 4-0, all’intervallo 16-0. La partita si è conclusa con un 20-0.

Nel Pro Piacenza a un certo punto è sceso in campo anche il massaggiatore Alessio Picciarelli, classe 1980.

La squadra emiliana è ormai fallita da diverso tempo. I giocatori tesserati della prima squadra sono in sciopero da molte settimane a causa del mancato versamento degli stipendi e più in generale delle condizioni in cui versa la società, indebitata fino al collo e ormai destinata a sparire.

Ieri era obbligatorio presentarsi e giocare la partita, pena l’esclusione anticipata del campionato.

Situazione surreale

Il presidente della FedercalcioGabriele Gravina commenta:

“Sarà l’ultima farsa. Quanto accaduto a Cuneo con la squadra del Pro Piacenza è un insulto allo sport e  e ai suoi principi fondanti.

La nostra responsabilità è quella di tutelare la passione dei tifosi, gli imprenditori sani e la credibilità dei nostri campionati: quella cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sarà comunque l’ultima farsa”.

Fabiano Santacroce, ex difensore di Napoli e Parma e ora capitano del Cuneo commenta con queste dure parole:

“E poi ci sono domeniche dove ti ritrovi così.. sul 13 a 0 nel primo tempo contro una squadra che gioca con 6 ragazzi di 17 anni e un dirigente come difensore centrale… senza parole..Provo solo vergogna per chi ha reso possibile tutto ciò”.

La reazione violenta dal mondo Social

Al Fratelli Paschiero di Cuneo è andata in scena una pagina grottesca nella storia del calcio italiano. Sui Social il mondo sportivo si divide in due.

Sulla pagina facebook dei tifosi del Cuneo un utente ha augurato ai biancorossi di fare la fine della Chapecoense, il club brasiliano entrato suo malgrado nella storia per l’incidente aereo che ha cagionato il decesso di tutti i suoi giocatori.

Su Twitter dilagano i commenti contro il governo del calcio, ma anche contro il Cuneo che ha umiliato una squadra di ragazzini scesa in campo con appena sette giocatori. Altri invece sottolineano come i padroni di casa abbiano fatto quello per cui ogni domenica sono chiamati a fare, ossia giocare a calcio.

Il presidente dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori) Damiano Tommasi ha risposto duramente sui social:

“Cuneo-Pro Piacenza 20-0, 7 U19 in campo contro il Cuneo, nessun allenatore e niente staff. Genitori? Presidente Lotito presente/assente? Dove sono la probità, la sportività e la lealtà nell’umiliare 7 ragazzi? Quando finirà?”.

“È stata violata la lealtà sportiva”

Molto amareggiato anche il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, intervenuto a Sky Sport 24.

“Si tratta di una pagina nera del calcio, che purtroppo ci portiamo dietro da tempo. Chiediamo scusa a tutti, in particolare ai tifosi – ha esordito Ghirelli -. Noi dobbiamo attenerci al regolamento, ma oggi sono state violate le norme della lealtà sportiva in modo inverecondo. Si è superato il limite”. Il presidente ci tiene a sottolineare un altro fenomeno tutto italiano: “Il calcio ha dei problemi ma anche i genitori hanno le loro colpe. Perché sottoporre i propri figli a un’onta simile? Si poteva evitare una tale vergogna a questi ragazzini… Da genitore mi dispiace molto di questo”.

A questo punto si attende la decisione del giudice sportivo: “Possiamo solo aspettare lunedì la decisione del giudice, siamo convinti che farà le giuste valutazioni – conclude Ghirelli -. Certo, se queste squadre non si fossero fatte iscrivere ad agosto, tutto ciò non sarebbe successo”.

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