Sulle piste di Prato Nevoso il primo salto mortale su una sedia a rotelle al mondo

L’impresa mondiale di Ilaria Naef.

Sulle piste di Prato Nevoso il primo salto mortale su una sedia a rotelle al mondo
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Ilaria Naef ce l’ha fatta: è suo il record di salto mortale in carrozzina, spettacolare evento che ha segnato un nuovo record mondiale nella Conca di Prato Nevoso (Cn).

Chi è Ilaria Naef

Come raccontano i colleghi del Giornale di Cuneo Ilaria Naef è la prima atleta di WCMX italiana, uno sport molto simile allo skateboarding o la BMX, ma invece che uno skateboard o una bici si usa una carrozzina apposita. A fine aprile 2017 aveva partecipato ai mondiali di WCMX a Dallas, Texas, vincendo la medaglia di bronzo nella categoria femminile.

Salto all’indietro in carrozzina sulle nevi di Prato Nevoso

L’atleta di Varazze sabato 9 febbraio 2019 ha realizzato il primo salto mortale al mondo in carrozzina sulle nevi di Prato Nevoso. La 25enne è la prima atleta italiana di Wheelchair motocross, Ilaria ha segnato un nuovo record mondiale nella Conca di Prato Nevoso.

A tifare per lei  non solo Vanni Oddera, stella del freestyle e Alessandro Barbero, tricolore di bmx freestyle ma anche un  pubblico speciale: gli atleti che poco dopo si sono cimentati nella spettacolare «Bike to hell», la discesa in bicicletta sulla neve unica nel Nord Ovest d’Italia. Non è mancato il calore del pubblico formato da sciatori e curiosi.

In un’intervista Ilaria lascia un bellissimo messaggio:

“Lo sport mi ha cambiato la vita. E non solo a me, ma anche a tutte le persone che mi stanno vicino. Lo sport aiuta ad affrontare e superare qualsiasi limite, cambiando di fatto la nostra condizione e il mondo che ci circonda. Prima di fare questo sport ero spaventata anche all’idea di scendere un gradino. Adesso non vedo l’ora di saltare e superare nuovi ostacoli”.

E aggiunge:

Vorrei che la gente riflettesse sul vero significato di essere disabile. Spesso le persone attorno a me pensano che io sia sfortunata, che la mia vita sia infelice. Queste persone non si rendono conto che in realtà la carrozzina mi “ha dato le ali”! Senza la carrozzina non potrei fare nulla di ciò che faccio ora e sarei un’altra persona. A me piace essere Ilaria!”

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